politica

Il vecchio slogan degli anni ‘70

PARIGI - 1 FEB 2014: Manifestazion contro la nuova legge sull’aborto in Spagna. (© HUANG Zheng / Shutterstock.com)

di Gabriele Soliani

Detto e fatto. Il 22 gennaio l’Assemblea Nazionale francese ha votato l’articolo più controverso che di fatto trasforma l’interruzione di gravidanza in un diritto. Fino all’altro ieri la legge prevedeva che l’aborto fosse permesso «a tutte le donne incinte che si trovano in una situazione di sofferenza a causa del loro stato». Dopo le modifiche l’aborto sarà permesso «a tutte le donne incinte che non vogliono una gravidanza». Il partito socialista francese ha detto che le donne francesi devono «disporre come vogliono del loro corpo». È il solito vecchio, e questo sì obsoleto, slogan degli anni ‘70. Nessun passo avanti. Anzi in questo modo l’aborto diventerà anche eugenetico perché si potrà fare quel che si vuole. Ovviamente la nuova legge va fino in fondo e prevede anche l’introduzione del «reato di intralcio all’aborto». Cioè i centri di ascolto delle donne incinte (quelli che hanno salvato migliaia di bambini e madri) dovranno «informare sulla possibilità dell’interruzione di gravidanza». Con il nuovo reato di intralcio all’aborto chi dirà la verità sull’interruzione di gravidanza rischia fino a due anni di prigione e 30mila euro di multa.




Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.