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Un atto d’amore… universale

di Francesca Desiderio

Giotto, ”Resurrezione e noli me tangere”

La scena fa parte del ciclo di affreschi realizzato all’inizio del ‘300 nella Cappella degli Scrovegni a Padova ed è compresa nelle Storie della Passione di Gesù. Giotto narra due diversi episodi legati al tema della Resurrezione: sulla sinistra il fatto vero e proprio, con il sepolcro ormai vuoto vegliato dagli angeli e dai soldati dormienti; e sulla destra la Maddalena inginocchiata davanti all’apparizione di Cristo trionfante sulla morte, con tanto di vessillo crociato, e il gesto del Salvatore che le dice di non toccarlo pronunciando, nelle versioni latine dei vangeli, la frase “Noli me tangere”, «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre» (Gv 20,17). Le rocce dello sfondo declinano verso destra, dove avviene il nucleo centrale dell’episodio. Gli alberi sulla sinistra sono secchi, morti, per sottolineare e descrivere idealmente la realtà prima della risurrezione. Tutto l’affresco si caratterizza per un’atmosfera rarefatta e sospesa, di metafisica astrazione. Sul sarcofago di marmo rosa, colore dell’Aurora, colore dell’alba rosata, stanno seduti due angeli, l’uno dalla parte del capo, l’altro dalla parte dei piedi dov’era Gesù; a terra, addormentati e quasi sfiniti in un sogno senza sogni, le quattro guardie poste a vigilare sul sepolcro, che nulla vedranno di quanto sta accadendo. Questa è una rappresentazione che va oltre ogni commento, come se l’immagine ci guidasse verso intuizioni che vanno oltre il dicibile, verso tutte le nostre esperienze di amore e di dolore, di nostalgia e di speranza, di tenerezza e determinata certezza di vita oltre la morte.

Piccoli particolari … 
Sul vessillo si legge l’iscrizione “VI[N]CI/TOR MOR/TIS”.
Dal vangelo di Giovanni sappiamo che vicino al sepolcro c’era un giardino. Le piante qui dipinte, piante sempreverdi che simboleggiano la vita eterna, sono un richiamo al giardino del Paradiso terrestre dove Dio aveva posto Adamo ed Eva perché vivessero felici. Con la risurrezione di Gesù inizia una nuova creazione.
La figura di Maria Maddalena è sempre rappresentata con una veste rossa e lunghi capelli sciolti; giunta al sepolcro non riconosce Gesù e pensa addirittura che sia il custode del giardino. Quando però Gesù la chiama per nome, si rende conto che è proprio Gesù Risorto che le sta parlando.
È in ginocchio e le sue mani sono tese: vorrebbe toccare Gesù per abbracciarlo.

 




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