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Nel nome di Giovanni

La santità è un mistero che interpella sempre la nostra vita. Così Vincenzo Sansonetti e Alfredo Tradigo hanno voluto raccogliere l’eredità dei due santi papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II e racchiuderla in questa opera speciale. Abbiamo incontrato Sansonetti per voi.

Com’è nata la vostra collaborazione e l’idea del libro? 

Alfredo ed io, entrambi giornalisti, ci conosciamo da tempo. Abbiamo infatti lavorato insieme al settimanale Oggi. L’idea di questo libro è nata quando è stata annunciata la data della canonizzazione di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II. Ci siamo chiesti: perché non realizzare insieme un volume illustrato che metta a confronto serrato la vita, le sfide che hanno dovuto affrontare e la spiritualità di Roncalli e di Wojtyla? Detto fatto. L’opera è così concepita: tutte le pagine di sinistra sono dedicate a Giovanni XXIIII, quelle di destra a Giovanni Paolo II. Ogni pagina contiene una foto con didascalia, un testo essenziale ma completo e una citazione ad hoc.

Avete compiuto un imponente lavoro di raccolta e selezione di notizie e immagini. Da che cosa vi siete lasciati condurre in un’opera così complessa? 
Il lavoro di raccolta del materiale è stato laborioso e abbiamo dovuto concluderlo in poche settimane. Ma siamo stati agevolati dal fatto che conoscevamo già abbastanza bene i due Papi, per essercene occupati in passato in varie occasioni. Per impaginazione e ricerca fotografica è stata preziosa la collaborazione di Marco Sala e Valerio Ercolani. Ci siamo lasciati condurre dalla nostra sensibilità. Non abbiamo preteso di toccare tutti gli aspetti del cammino terreno dei due santi, ma abbiamo voluto offrire ai lettori una serie di notizie e spunti di riflessione.

Quali nuovi elementi e/o aneddoti sono venuti alla luce? 
Roncalli e Wojtyla sono due personaggi molto noti e molto “indagati”. Non abbiamo trovato perciò elementi nuovi e inediti delle loro biografie, né fatto scoop. Ma il confronto serrato tra i due ha consentito alcune “scoperte” interessanti. A documentare che si può essere santi, ma comportarsi in modi differenti di fronte agli stessi problemi: sia perché muta il clima storico, sia perché anche i Papi e i santi, nella libertà dei figli di Dio, hanno idee e sensibilità diverse. Due esempi piuttosto clamorosi: Padre Pio e Fatima. Che non vi svelo, perché vi invito a scoprirli nel libro.

Che cosa emerge alla fine dalla vostra ricostruzione? 
Le biografie parallele dei due Papi ci fanno capire che la santità non è altro che un’esistenza vissuta davanti a Dio, facendo la sua volontà e fidandosi delle sue promesse. Roncalli e Wojtyla hanno attraversato un secolo ricco di eventi drammatici, come le guerre mondiali e l’affermarsi dei totalitarismi. Ma si sono sempre comportati con serenità e persino letizia, da veri testimoni, forti di una fede che li ha sempre sorretti. Di notevole spessore teologico la bella prefazione al libro di monsignor Rino Fisichella, che mette a fuoco il concetto di “santità” nella vita cristiana.




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