Scopri le opere Un miracolo per amore! Autore articolo Di Punto Famiglia Data dell'articolo 13 Ottobre 2014 Nessun commento su Un miracolo per amore! di Francesca Desiderio – f.desiderio@puntofamiglia.net Paolo Veronese ”Nozze di Cana” Biografia Paolo Caliari, soprannominato il Veronese (Verona è la sua città di origine), nasce nel 1528 e muore a Venezia il 19 aprile del 1588. A soli tredici anni inizia la sua carriera artistica. È un grande esponente della pittura veneta e si forma in una scuola che già prima del Rinascimento aveva il pregio della forma e dell’eleganza. Ha uno spirito calmo e sereno. Abilissimo colorista capace di far splendere dello stesso incanto il particolare sfarzoso di un indumento e la struttura muscolosa di un cane da caccia, straordinario inventore di eleganti architetture dipinte, interpreta il piacere di vivere della città lagunare cinquecentesca. Il suo cromatismo è nitido e vigoroso, la sua colorazione è piena di luce e armonia, i suoi paesaggi sono fantastici e colmi di freschezza. Descrizione In questa immensa composizione di quasi 10 metri di larghezza, frutto dell’immaginazione scenografica di Paolo Veronese, è rappresentato l’episodio, considerato il primo miracolo pubblico di Gesù, della tramutazione dell’acqua in vino durante un matrimonio a Cana, tratto dal Vangelo di Giovanni (2, 1-11). La scena è collocata in una monumentale architettura classicheggiante ed è divisa in due parti, una parte superiore, che mostra il cielo lindo e arioso coperto di nuvole bianche che dà alla scena grande sensazione di profondità, e una superficie inferiore invasa dalla folla. Lo spazio architettonico è costruito con grande precisione e cura di particolari. Il tutto è avvolto da un’atmosfera festosa e un po’ surreale. Il tema gli permette di creare un ambiente teatrale dove inserire i vari protagonisti. Rappresenta circa 130 ospiti, combinando personaggi della Bibbia e figure contemporanee. Le vesti dei personaggi sono sontuose ed eleganti, dai colori brillanti e motivi ricercati. Nessun dettaglio sfugge all’artista. Pur nella moltiplicazione degli episodi e delle figure, Veronese riesce a evidenziare bene il centro simbolico e religioso della rappresentazione, senza perdersi nell’intrico delle descrizioni collaterali. Piccoli particolari… • Gesù Cristo, tranquillamente seduto, proprio al centro della tavolata, è riconoscibile non solo per i lineamenti, gli abiti ed il gesto rassicurante, ma anche per lo splendore dell’aureola intorno al capo. Egli guarda fisso verso l’osservatore della tela ed è posto esattamente al di sotto dell’episodio raffigurante il macellaio che prepara l’agnello per il banchetto, chiara allusione simbolica dell’Eucaristia; • Maria Vergine, seduta alla destra di Gesù, è colta, mentre sta sollecitando il Figlio a compiere un miracolo e svolge per la prima volta la funzione di mediatrice tra gli uomini e Dio; • i musicisti, seduti davanti al tavolo, intenti ad intrattenere i convitati, secondo una tradizione sarebbero i ritratti di celebri pittori dell’epoca (tra i quali possiamo riconoscere lo stesso Paolo Veronese, vestito di bianco con la viola da gamba e Tiziano, con una tunica rossa e il contrabbasso); • a sinistra, gli Sposi con abiti lussuosi ed eleganti, con accanto altri personaggi che possono essere identificati con i genitori; • a destra, gli Apostoli raffigurati con i costumi e i lineamenti della tradizione iconografica e i servitori che stanno versando il vino dai pesanti recipienti per l’acqua, immagine inequivocabile dell’avvenuto miracolo. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag amore, arte, Nozze di Cana, Paolo Veronese ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Dignità della vita anche nella malattia: perché non parlarne con i ragazzi attraverso dei film? Papa Francesco: “Chi non ha pazienza non è un buon cristiano” Io ho scelto l’Eucaristia Far famiglia Fratelli nella vita, fratelli in Cristo Famiglia, scuola di misericordia Lui ci ha scelti prima della creazione del mondo Una famiglia nel cuore del Sinodo Figli traditi La mia famiglia nel mirino della piovra