“Io Amo. Piccola filosofia dell’amore” questo il nome dell’ultimo libro del prof. Vito Mancuso, presentato al salotto di Concita De Gregorio, nella trasmissione Pane Quotidiano. Allo show sono sempre presenti adolescenti e giovani. Insieme a concetti molto diffusi sull’amore umano non potevano mancare le opinioni dell’autore, anzi le sue certezze, sulla morale sessuale cattolica. Ovviamente negative e “piena di limiti” dice lui, perché, a proposito di rapporti prematrimoniali, adulterio, masturbazione, omosessualità, bisessualità, bisogna restare «sempre fedeli al primato della coscienza e della libertà individuale». Conosciamo le sue idee, in parte simili alla cultura laica. Ma alla domanda sul perché dei limiti moderni della morale cattolica, l’intervistato ha detto che tutto è iniziato con il Concilio Vaticano II e che la «colpa è stata di Paolo VI» perché avrebbe impedito ai padri conciliari di esprimersi. Questa colpa lascia stupefatti. Al prof. Mancuso forse non piace l’Humanae Vitae, l’attualissima e profetica enciclica sull’amore coniugale, la vita e la famiglia. Eppure il beato Paolo VI seppe vedere e proporre, anticipando i tempi, quello che non può essere smentito.

Infatti la prima relazione ufficiale del Sinodo sulla Famiglia, voluto da Papa Francesco, ha sottolineato, fra l’altro, l’importanza dei metodi naturali per la regolamentazione della fertilità invitando ad un loro adeguato insegnamento in quanto essi aiutano «a vivere in maniera armoniosa e consapevole la comunione tra i coniugi, in tutte le sue dimensioni, insieme alla responsabilità generativa» (Relatio Synodi, n.58). A confermare questi concetti di Papa Francesco è apparsa un’inchiesta pubblicata sul quotidiano francese Le Monde – che non può essere certo considerato di ispirazione cattolica. Le Monde descrive il ritorno in Francia dei metodi naturali di regolamentazione della fertilità: una donna su dieci, ed il tasso è in crescita.

Fu proprio Paolo VI nell’Humanae Vitae a descriverli e proporli per vivere la sessualità coniugale responsabile e rispettosa della vita nascente. In quegli anni il prof. John Billings e sua moglie, la dottoressa Evelyn, diedero una struttura scientifica e pedagogica al “metodo naturale” che porta il loro nome, e si misero a girare il mondo per farlo conoscere. Fu una bella sorpresa e un grande dono per tantissime coppie.

Il prof. Mancuso forse non conosce quello che disse Giovanni Paolo II durante l’Angelus del 17 luglio ‘94: «Il pensiero cattolico è sovente equivocato, come se la Chiesa sostenesse un’ideologia della fecondità ad oltranza, spingendo i coniugi a procreare senza alcun discernimento e alcuna progettualità. Ma basta un’attenta lettura dei pronunciamenti del Magistero per constatare che non è così». Oggi chi parla di sessualità responsabile e rispettosa potrebbe sembrare un bigotto antiquato, ma non è così.

L’indagine de Le Monde ne è una prova. L’aumento delle donne francesi che scelgono i metodi naturali non è certo imputabile a motivazioni etiche o morali, e il calo della fiducia verso una libertà sessuale ottenuta mettendo a rischio la propria salute con la contraccezione chimica dovrebbe far riflettere chi, come il prof. Mancuso, accusa la morale cattolica di essere superata e inconciliabile con la modernità. Sul sito web del professore ci sono già tutte le prossime tappe in giro per l’Italia dove presenterà il suo libro. Probabilmente ripeterà il solito impianto accusatorio alla morale sessuale cattolica che noi, invece, ci teniamo ben stretta avendone sperimentato, senza smentite, la portata profetica.