Scuola Sarà la volta buona? Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 3 Marzo 2015 Nessun commento su Sarà la volta buona? di PUNTO FAMIGLIA Approda oggi in Consiglio dei Ministri il pacchetto scuola: ieri 44 deputati di partiti diversi della maggioranza hanno lanciato l’appello a sostegno delle scuole paritarie. Abbiamo raccolto il commento di Gioele Anni, segretario nazionale del MSAC. Una giornata importante per l’Italia e per il mondo della scuola: arriva in Consiglio dei ministri il “pacchetto scuola”. Un percorso seguito con ansia e trepidazione, a ritmo dello slogan renziano “La Buona Scuola”. Alla vigilia dell’atteso momento, 44 deputati di partiti diversi della maggioranza hanno lanciato un appello per le scuole paritarie (testo integrale http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/E-ora-che-la-parita-scolastica-diventi-concreta.aspx) con l’intento di sostenere il “pluralismo e la libertà di educazione”. Nella lettera aperta i deputati ricordano che grazie alle scuole paritarie, il costo di uno studente è pari a 450 euro all’anno per lo Stato, a fronte del costo standard di 6.000 euro all’anno, non conteggiando i costi dell’edilizia scolastica. Per gli estensori del testo «Non sono in causa solo l’esercizio dei principi di libertà e di sussidiarietà, il superamento di inaccettabili discriminazioni, il legame con la scuola europea, ma talora lo stesso diritto allo studio, dato che in alcuni territori rurali e di montagna la scuola paritaria può costituire l’unica offerta formativa, con evidenti rischi di dispersione scolastica». Sono trascorsi 15 anni dall’approvazione della legge Berlinguer con cui l’Italia ha conosciuto un unico sistema nazionale dell’istruzione pubblica, composto da scuole statali e paritarie, e ancora non può dirsi raggiunta la “parità scolastica”. Concludono i deputati: «La scelta degli strumenti più idonei per il raggiungimento di un’effettiva parità è vasta e la sua applicazione può essere graduale. Un sistema fondato sulla detrazione fiscale, accompagnato dal buono scuola per gli incapienti, sulla base del costo standard, potrebbe essere un primo significativo passo verso una soluzione di tipo europeo. Ricordando di prevedere risorse per il diritto allo studio, che dentro il sistema nazionale pubblico segue lo studente e non la tipologia di scuola». Di seguito, il commento alla lettera aperta dei deputati della maggioranza da parte del segretario nazionale del Movimento Studenti di Azione Cattolica, Gioele Anni, e del vicesegretario, Adelaide Iacobelli: «Come MSAC ci auguriamo per prima cosa che il tema della parità scolastica sia affrontato senza strumentalizzazioni influenzate da pregiudizi ideologici. Si tratta di un argomento complesso, che non può essere semplicisticamente ridotto, come avviene troppo di frequente nel dibattito pubblico, a uno scontro dialettico tra presunte fazioni. Senz’altro, concordiamo che sia necessario dare attuazione alla legge 62/2000, affinché anche in Italia sia garantita la piena parità scolastica come nei sistemi europei più all’avanguardia. Noi studenti di Azione Cattolica crediamo che un moderno ed efficiente sistema d’istruzione debba rispettare una molteplicità di diritti dei ragazzi e delle loro famiglie, in Italia purtroppo spesso disattesi. Diritto a scuole sicure; diritto ad ambienti di apprendimento adeguati; diritto all’assistenza per tutti i bisogni, quelli materiali come quelli legati alle disabilità e alle difficoltà di apprendimento; diritto a una formazione di qualità negli strumenti didattici e soprattutto nella preparazione del personale docente; diritto a un sistema pluralistico in cui sia garantita la libertà di scelta educativa delle famiglie. Per loro stessa natura, i diritti non sono in contraddizione tra loro: lo Stato deve agire per offrire a ogni cittadino i diritti sanciti dalla Costituzione. […] Come Azione Cattolica e come MSAC abbiamo chiaramente espresso durante il periodo di consultazione come le linee guida della “Buona scuola” mancassero di alcune parti a nostro parere fondamentali. Il contributo offerto dall’AC alla consultazione si può ritrovare nel documento “La scuola ci sta a cuore”; il Movimento Studenti invece ha prodotto un “Manifesto della buona scuola”, scritto dagli studenti negli incontri dei circoli territoriali. Oggi valuteremo le proposte del Governo: ci auguriamo di poter affermare, testi alla mano, che l’Italia comincia a muoversi verso un sistema d’istruzione davvero equo, moderno, pluralistico ed efficiente». Mariarosaria Petti Per approfondire: Lettera aperta deputati maggioranza http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/E-ora-che-la-parita-scolastica-diventi-concreta.aspx “La scuola ci sta a cuore” http://msac.azionecattolica.it/il-contributo-dellac-alla-consultazione-sulla-buona-scuola “Manifesto della buona scuola” http://msac.azionecattolica.it/manfesto-buona-scuola Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag Gioele Anni, La Buona Scuola, paritarie, scuola ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Il papa scrive una lettera per la Pasqua ai cattolici in Terrasanta Alessandro D’Avenia: la violenza della pornografia consuma i nostri ragazzi Violenza di genere in adolescenza: cosa svela un’indagine di Save The Children Istituzioni, Chiesa, associazioni, imprese: a Napoli insieme per la natalità “Senza la prudenza è un attimo sbagliare strada”. 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