La manifestazione

In piazza per difendere il futuro dei nostri figli

shutterstock

© ARZTSAMUI - shutterstock.com

Un appello alla mobilitazione nazionale per manifestare a favore della famiglia: è questo l’invito del Comitato “Da mamma e papà” per il prossimo 20 giugno. Un appuntamento a Roma, in piazza San Giovanni, per dire no all’avanzata di progetti di legge come il ddl Cirinnà.

«Vogliamo difendere la famiglia naturale dall’assalto a cui è costantemente sottoposta da questo Parlamento, vogliamo difendere i nostri figli dalla propaganda delle teorie gender che sta avanzando e in maniera sempre più preoccupante nelle scuole». Con queste parole, il Comitato “Da mamma e papà” spiega la convocazione a Roma per il prossimo 20 giugno, in piazza San Giovanni, per manifestare «a difesa dell’istituto del matrimonio, della famiglia composta da un uomo e da una donna, del diritto del bambino ad avere una figura materna e una paterna, senza dover subire già dalla scuola dell’infanzia la propaganda dell’ideologia gender definita da papa Francesco “un errore della mente umana”». Al Comitato, aderiscono, tra gli altri, Simone Pillon, Giusy D’Amico, Toni Brandi, Filippo Savarese, Costanza Miriano, Mario Adinolfi, Jacopo Coghe, Maria Rachele Ruiu, Paolo Maria Floris, Alfredo Mantovano, Nicola Di Matteo; portavoce è il neurochirurgo Massimo Gandolfini.

Si svolgerà lunedì 8 giugno, alle 11.00, presso l’hotel Nazionale di piazza Montecitorio, la conferenza stampa di presentazione della manifestazione, con la quale i promotori desiderano schierarsi a difesa della famiglia: «Chiamiamo alla mobilitazione nazionale tutte le persone di buona volontà, cattolici e laici, credenti e non credenti – spiegano gli organizzatori – per dire no all’avanzata di progetti di legge come il ddl Cirinnà che dell’ideologia gender sono il coronamento e arrivano fino alla legittimazione della pratica dell’utero in affitto».




Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.