Matrimonio omosessuale

Nozze gay, l’Italia non è obbligata ad omologarsi

nozze gay

di Gabriele Soliani

La Corte Suprema americana ha esteso il matrimonio omosex a tutti gli Stati federali: notizia rimbalzata su tutti i media. Sotto silenzio il “no” dell’Austria. Qual è la posizione dell’Europa sulla questione?

Era quasi prevedibile l’attesa sentenza della Corte Suprema americana per l’estensione a tutti gli Stati federali del matrimonio omosex. L’insistenza martellante del presidente Obama ha fatto il resto. È stato un giudice (cattolico) della Suprema Corte a dare l’ok con il risicato esito di cinque a quattro.

Invece, sotto silenzio è passato il “no” in Austria del 18 giugno scorso dell’Assemblea Nazionale (organo legislativo della Repubblica austriaca) alla proposta legislativa che intendeva concedere alle coppie gay e lesbiche “il diritto umano di matrimonio egualitario”. Su 136 votanti, solo 26 hanno votato a favore, il resto dei rappresentanti, cioè 110, ha votato contro. Persino i socialdemocratici, promotori dell’iniziativa legislativa, hanno votato contro. Addirittura contro il rapporto del Parlamento Europeo del 12 marzo 2015, che incoraggiava le istituzioni Ue e gli Stati membri – pur non potendoli vincolare – «a contribuire ulteriormente alla riflessione sul riconoscimento dei matrimoni omosessuali e delle unioni dello stesso sesso come questione politica, sociale e di diritti umani e civili». Nella super laica Europa sembra un segnale che vuole rispettare l’unicità legale del matrimonio fra uomo e donna.

Perché ogni bambino ha diritto alla madre (la sua). Il concetto è così chiaro che non ha bisogno di spiegazioni. La madre inoltre sa bene che la persona che lei ha concepito ha diritto di conoscere il padre (il suo), che è molto di più di colui che ha donato il seme maschile. Il figlio non è una fotocopia della madre e per questo la sua educazione richiede anche la guida maschile. La donna-madre lo capisce e ne ha bisogno. Questo non la fa sentire inferiore o incapace, anzi con un uomo a fianco si sente più sicura nell’educazione del figlio che ha portato in grembo. Il fronte dei movimenti omosessuali continua a ripetere che quello che conta è l’amore. Ma questo lo dicono gli adulti e lo pretendono come un “diritto”. Il bambino/bambina vive dell’amore di una donna e di un uomo che sono differenti e complementari. Per lui sì che è un diritto!

In Italia ora circola voce che al posto delle nozze omosex si vorrebbe creare un “istituto giuridico originario”, che riconosca dei diritti che finora spettano esclusivamente ai membri di una famiglia regolarmente sposata (es. pensione di reversibilità: al coniuge, ai figli, ai nipoti minori ed in mancanza del coniuge, dei figli e dei nipoti ai genitori del defunto, ed infine in mancanza ancora del coniuge, dei figli, dei nipoti e dei genitori, ai fratelli o alle sorelle del congiunto scomparso, sempre che ricorrano talune circostanze).

Tuttavia è assai ingenuo pensare che in Italia le lobby, che stanno promuovendo e diffondendo il matrimonio omosessuale nel mondo, si siano mosse solo per assicurare un futuro patrimoniale sicuro al partner superstite e non cerchino, invece, di arrivare a tutti i loro desideri compreso i figli con utero in affitto. Infatti, i giudici italiani sono molto “creativi” e ben presto  riconosceranno a queste stesse persone altre facoltà e diritti che sono propri della famiglia fondata sul matrimonio di un uomo e di una donna.

L’Italia non è obbligata ad adeguarsi alle altre legislazioni europee o a modificare di fatto ciò che la Costituzione chiaramente stabilisce.

A nessuno è impedito di vivere come vuole e con chi vuole, ma il matrimonio legale è solo quello naturale dove uomo e donna sono trattati allo stesso modo e la maternità e paternità sono legalmente protette da abusi.




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1 risposta su “Nozze gay, l’Italia non è obbligata ad omologarsi”

“Vorrei amare, Signore,
ho bisogno di amare.
Tutto il mio essere non è che desiderio:
il mio cuore, il mio corpo si tendono nella notte
verso uno sconosciuto da amare.
Le mie braccia brancolano nell’aria e non so
trovare un oggetto al mio amore.
Sono solo e vorrei essere in due…
Parlo e nessuno mi ascolta…
Vivo e nessuno coglie la mia vita…
Perchè essere tanto ricco e non avere nessuno da arricchire?
Donde viene questo amore? Dove va?
Vorrei amare, Signore
Ho bisogno di amare.
Ecco stasera, Signore, tutto il mio amore inutilizzato….(M.Quoist)

Concordo pienamente con quest’ultima affermazione: a nessuno è impedito di vivere come vuole e con chi vuole, ma il matrimonio legale è solo quello naturale dove uomo e donna sono trattati allo stesso modo e la maternità e paternità sono legalmente protette da abusi. Quello che conta è L’AMORE … è la frase che continuamente si ripete come fanno i “pappagalli”. Ma che cos’è l’amore? Quanti sono realmente capaci di rispondere a questa domanda? L’uomo non nasce già capace di amare, anche se fin dall’inizio porta nel cuore un desiderio profondo e insopprimibile d’amore. AD AMARE SI IMPARA! Credo sia di nuovo opportuno delineare le tappe che nell’esistenza di ogni persona segnano questo cammino:
1) l’ambiente familiare, la fase della socializzazione;
2) L’amicizia, infatuazione adolescenziale;
3) L’innamoramento
Queste le esperienze che aprono progressivamente la persona verso una verità più piena, ma possono anche chiuderla alla luce. Quindi bisogna fare molta attenzione. L’amore viene spesso identificato con il sentimento creando un’idealizzazione romantica che il più delle volte si riduce solo a sessualità . L’amore è una dimensione costitutiva dell’essere umano, va oltre l’istinto si nutre di sentimento e di affettività creando un’affinità spirituale.Per questo motivo non si può definire l’amore perchè definirlo significa limitarlo ma possiamo senza ombra di dubbio dire che l’amore si esprime nella diversità perchè è semplicemente nella diversità che c’è la complementarietà: la mamma e il papà interagiscono differentemente e con ruoli diversi verso i figli. E’ molto facile valutare erroneamente, giudicare bene ciò che non lo è perchè seguire i propri sentimenti non significa negare e non curarsi di quale sia la verità.non è lecito formulare sentenze e giudizi senza un’adeguata formazione, senza aver neppure ricercato con tutte le forze la verità.L’omosessualità NON è un comportamento socialmente normale o una forma di sessualità parallela a quella eterosessuale anche Fromm ritiene l’omosessualità una deviazione rispetto alla polarità maschile-femminile. Questo giudizio va anche visto dal punto di vista scientifico molti studi infatti hanno dimostrato come alla base di tale comportamento non vi è un’alterazione cromosomica e neppure uno squilibrio ormonale ma è solo frutto di un condizionamento dovuto a fattori educativi o di turba dello sviluppo psico-sessuale. Anche dove si riconosce una predisposizione innata, si deve dire che essa diventa effettiva solo quando ci sono fattori di ordine psicologico e culturale che la orientano in tal senso.In ultima istanza il matrimoni omosessuale è illegale in quanto contraddice il disegno divino sulla sessualità e la dignità della persona umana. La parola biblica richiama la legge naturale questo deve essere chiaro anche per chi non accoglie la fede.

Ricordiamo la legge biblica che è la legge di Dio: e definisce il NO categorico ai matrimoni omosessuali.

“Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole!” (Levitico 18:22)
“Se uno ha rapporti sessuali con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte” (Lv 18,22; 20,13).

“Le donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente gli uomini, lasciando il rapporto naturale con una donna, si sono accesi di passione gli uni con gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini” (Rm 1, 26.27)

Tutto questo non è un gioco ma si tratta di tappe decisive in cui si “gioca” con la nostra vita; se vissute nella verità dell’amore esse ci impegnano in sentieri esigenti ma liberanti; se invece si lascia spazio unicamente ai sentimenti e alla pura istintività, la vita dell’uomo e dell’intera società si impoverisce.

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