I consigli della psicologa

Due anni e ancora non parla

2 anni

di Carolina Rossi

La psicologa risponde alla richiesta di una mamma lettrice: il suo bimbo ha quasi due anni e ancora non parla. Quali sono le cause? Come porvi rimedio?

Ci sono bambini che iniziano a chiacchierare prestissimo, altri invece stentano a dire le prime parole oppure presentano difficoltà nella pronuncia. Alcuni bambini sono più pigri, soprattutto se comprendono che le loro richieste vengono esaudite e anticipate. Altri bambini hanno un carattere un po’ più timido, altri ancora ritardano, perché influenzati da un ambiente familiare poco stimolante.

È molto importante invece che l’adulto abbia un ruolo attivo nello stimolare l’arricchimento del linguaggio del bambino attraverso alcuni accorgimenti, ad esempio nominando quello che il bambino indica.

La comprensione del linguaggio ne anticipa di molto la produzione, quindi anche quando ci sembra che sia inutile esplicitare verbalmente quel che il bambino prova a comunicare con i gesti o con i monosillabi in realtà è proprio in quel momento che lo stiamo aiutando di più a prepararsi all’esplosione del suo vocabolario. Il boom del vocabolario si colloca tra i 24 ed i 36 mesi. Occorre preoccuparsi solo quando ci rendiamo conto che, nel comunicare con il bambino, egli non comprende, non si attiva.

In questi casi è importante accertarsi che l’udito funzioni bene, che non siano compromesse delle funzioni cognitive: in tali casi occorre consultare un neuropsichiatra infantile per gli opportuni accertamenti.

Ma ricordiamoci che anche per lo sviluppo del linguaggio sono molto importanti la relazione che costruiamo con il bambino e l’attenzione che gli destiniamo.




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