CORRISPONDENZA FAMILIARE

di don Silvio Longobardi

Quei messaggi sul suo telefono hanno stravolto la mia vita e quella dei nostri figli

29 Febbraio 2016

storia

Una sposa scrive a don Silvio per raccontare il fallimento del suo matrimonio, nelle sue parole il dolore che ha stravolto la sua vita e quella dei suoi figli ma anche la luce della fede che le dona la capacità di pregare per la conversione del marito.

Caro Don Silvio,

ho appena letto su Facebook una lettera che lei ha mandato a una donna che ha scoperto il tradimento di suo marito con sms trovati sul telefonino di lui. Io mi ritrovo nella sua stessa situazione. Ho scoperto quei messaggi pochi giorni prima della Comunione della nostra seconda figlia e del nostro 13° anniversario di matrimonio. Mi ero accorta che qualcosa stava succedendo a lui, e di conseguenza a noi, per questo un pomeriggio, approfittando della sua assenza e del telefono lasciato incustodito per alcuni minuti, purtroppo tutte le mie supposizioni hanno trovato conferma, è bastato un attimo per trovare la soluzione… Ho reagito male, d’istinto, mostrando a mio marito tutta la delusione che provavo per lui, e l’ho invitato a prendersi tutte le sue cose e ad andarsene.

Combinazione, quella notte lavorava, e tutto il tempo lo abbiamo passato messaggiandoci, dove io gli chiedevo una spiegazione del suo gesto e se si rendeva conto di quello che ha distrutto…. Lui mi ha risposto che era da un po’ di tempo che voleva dirmelo e che riassumendo mi augurava di trovare una persona che mi amasse, cosa che lui non poteva più esserlo, e si augurava da solo di trovare la sua moglie ideale, persona che io mi ero rivelata non essere. Insomma lui non ne vuole più sapere, i nostri figli si faranno una ragione di quello che è successo, ma lui finalmente “ha ottenuto quello che voleva”. Ha detto proprio così.

Alla fine di questo anno mi trovo a fare i conti oggi più che mai con quello che ha stravolto la mia vita,  quella dei miei figli e a conoscere la freddezza, l’umiliazione e il rifiuto di mio marito. Mi ero sempre fidata di lui e non avrei mai immaginato che potesse ferirmi fino a questo punto. Pensavo di essere una persona forte, capace di superare ogni difficoltà. Oggi mi rendo conto che, nonostante il passare del tempo, le ferite non guariscono, anzi fanno sempre più male.

Devo ringraziare il Signore che non mi ha lasciata sola.  Ho ripreso a frequentare RNS, gruppi di preghiera di Medjugorje che avevo abbandonato su insistenza di mio marito che, da tiepido credente, non approvava. Grazie alla preghiera ho trovato la forza di andare avanti giorno per giorno. Ho chiesto al Signore cosa vuole da me e lui mi ha risposto facendomi capire che vuole che io preghi soprattutto per la conversione di mio marito. Vorrei augurare a lei un buon anno ricco di fede, carità ma soprattutto speranza, quella virtù che alimenta la fede forte e infiamma la carità. Le chiedo infine di unirsi alle mie preghiere e a tutte quelle di mogli e mariti che si trovano a festeggiare il Capodanno con una ferita profonda nel cuore e con le loro famiglie divise. Grazie per la pazienza e scusi per lo sfogo.  

Monica

 

Cara Monica,

vorrei anzitutto ringraziarti per aver condiviso la tua esperienza, così carica di dolore ma anche vestita di luce. Grazie perché hai saputo affrontare con giusta determinazione una situazione difficile. Agli occhi del mondo non hai vinto perché tuo marito ti ha lasciato, in realtà hai vinto perché non hai permesso al male di mettere radici nella tua casa seminando scoraggiamento e rassegnazione. Certo, restano le ferite e in alcuni momenti senti tutta l’amarezza della situazione. Non potrebbe essere diversamente. Le ferite dell’anima sono come le piaghe di Gesù, sono impresse anche nel suo Corpo glorioso. Quelle ferite sono lì a ricordare che il male lascia sempre tracce nella storia. Ma tu non sei rimasta schiacciata perché hai trovato nella fede la forza di reagire. Hai fatto bene a riprendere il cammino di fede attraverso i gruppi di preghiera. È davvero una grazia trovare fratelli e sorelle con i quali possiamo condividere la fede in Gesù e il cammino della vita. La fede ti aiuterà a custodire il patto nuziale e i figli che il buon Dio vi ha affidato.

Ti saluto con affetto e ti assicuro la mia preghiera.


Don Silvio




Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

1 risposta su “Quei messaggi sul suo telefono hanno stravolto la mia vita e quella dei nostri figli”

Qualcosa stava succedendo a lui….non a noi come coppia , ma solo a lui? Se ragioni così non capirai mai perché il tuo matrimonio è finito, fai bene a pregare, ma accetta il parere di una che lavora in un consultorio, prendi appuntamento in un consultorio
cattolico e confrontati con qualcuno che può accogliere il tuo immenso dolore, ma anche aiutarti a capire quale responsabilità hai avuto anche tu in questo sbilanciamento della coppia fino a questo epilogo. Ne avrai il coraggio? Se non parti da te passerai il tempo a darti ragione su tutto e magari rifarai gli stessi errori. Approfitta di questo schock per riflettere sulle tue scelte di vita di coppia…
Tanti cari auguri e ti assicuro una preghiera…coraggio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.