Hillary Clinton, Manuela Carmena… c’è da chiedersi: a quale prezzo barattiamo la vita umana?

Hillary Clinton, in corsa per la Casa Bianca come candidata Presidente, alla inevitabile domanda sull’aborto ha affermato che un bambino anche poche ore prima della nascita non ha diritti costituzionali, tra cui quello alla vita, e che l’unica che può decidere se sopprimerlo o meno è la donna. È il credo abortista portato alle estreme conseguenze. Infatti la probabile presidente USA ha parlato di “bambino”  e non di “feto”.

Le fa eco il sindaco di Madrid Manuela Carmena che  in un’intervista rilasciata al programma televisivo El Gato al Agua, interpellata in tema di aborto, ha dichiarato che si tratta di un “diritto della donna”, della libertà di scegliere in merito alla propria discendenza. E ha sottolineato che con l’aborto non si uccidono bambini  semplicemente perché il feto non è una persona. Sconcertante e antiscientifica posizione del sindaco di una delle più grandi capitali d’Europa! Ancora più doloroso è il fatto che siano proprio due donne molto influenti a parlare così, obnubilate dall’ideologia. Le gestanti e le neo mamme sono però la contro risposta più efficace, insieme ai cittadini che voteranno nel segreto dell’urna.