Media Pokemon Go: i rischi di un gioco sospeso tra reale e virtuale Autore articolo Di Punto Famiglia Data dell'articolo 26 Luglio 2016 Nessun commento su Pokemon Go: i rischi di un gioco sospeso tra reale e virtuale di Ida Giangrande Si chiama Pokemon Go ed è l’ultima frontiera della follia umana. Nel giro di pochissimo tempo ha già causato alcuni incidenti stradali e l'Asaps (Associazione amici della polizia stradale) lancia un allarme chiedendo al Governo un provvedimento urgente che sanzioni più severamente l'utilizzo della App fino al sequestro del cellulare per chi è alla guida e anche ai pedoni a caccia di pokemon durante gli attraversamenti. Con il debutto di Pokémon Go è scoppiata una vera e propria febbre da gioco: 7,5 milioni di download nei primi cinque giorni, e attualmente oltre 10 milioni solo su Android. Negli Stati Uniti ci sono già più installazioni su Android di Pokémon Go che di Tinder (circa 5% contro 2%) e gli utenti quotidianamente attivi di Pokémon Go su Android stanno per superare quelli di Twitter in USA e giocano in media 43 minuti al giorno, che è più del tempo speso su WhatsApp, Instagram, Snapchat e Messenger. Le regole del gioco sono semplici: bisogna spostarsi nel mondo reale per trovare delle creaturine, chiamate appunto Pokémon, e catturarle lanciando delle palline virtuali, le Pokéball. L’obiettivo è completare la collezione, come con le figurine: alcune creature sono più difficili di altre da trovare perché compaiono solo in determinati luoghi o orari. Ci sono poi dei punti di rifornimento, i Pokéstop, e delle “palestre” dove far combattere le proprie creature contro quelle degli altri, e le creature possono “evolvere” acquisendo maggiori capacità di combattimento. In pratica il gioco si basa sulla schiavitù di animali tenuti in gabbia e fatti combattere per divertimento. Ebbene c’è stato qualcuno che avrebbe cercato di entrare in casa di un estraneo per prendere il pokemon che era magicamente comparso lì. Negli Stati Uniti, ci sono anche automobilisti che vanno a passo d’uomo per prendere i mostriciattoli che si trovano sulle strade, tanto da indurre il Dipartimento dei Trasporti dello stato di Washington a pubblicare un avviso. E Sempre negli Stati Uniti c’è anche stato il primo incidente stradale realmente causato da un conducente che andava a caccia di Pokémon mentre guidava. L’Asaps (Associazione amici della polizia stradale) lancia l’allarme: “I già poco lusinghieri dati degli incidenti stradali del 2015 resi noti nei giorni scorsi con un ritorno alla crescita delle vittime dopo 15 anni (+1,1% ) devono fare riflettere – dice l’Asaps – I tecnici di Aci e Istat hanno ribadito che l’utilizzo del cellulare alla guida sta diventando la prima causa dei sinistri per distrazione“. La novità del Pokèmon Go poi secondo Asaps rappresenta: “Una ulteriore minaccia al sistema della mobilità che oltre a distrarre i conducenti, si caratterizza come minaccia altresì per i pedoni e ciclisti come probabili vittime e anche come utilizzatori di questa App, spesso mentalmente assorbente“. “Chiediamo – continua l’Asaps – che sia salvaguardata la sicurezza di tutti sulle strade, il cui argine sta dando preoccupanti segni di cedimento. Sono numerose le segnalazioni da parte delle forze di polizia di comportamenti anomali fra i conducenti e si contano già i primi incidenti Pokèmon/correlati. Prima che la situazione dilaghi con conseguenze serie e preoccupanti chiediamo ai vertici delle forze di polizia e ai sindaci di intervenire con misure che intensifichino i controlli e al governo con un provvedimento che vieti in modo più severo rispetto alle previsioni dell’art.173 CdS l’utilizzo di questo gioco distrattivo quando si è alla guida, prevedendo il sequestro del cellulare per almeno un mese”. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Dire quello che pensi? Prima pensa a quello che dici. Il consiglio di Papa Francesco A chi fanno paura i volontari della Vita? Aiutare economicamente le donne per non farle abortire? 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