24 Agosto 2016

24 Agosto 2016

Vale la pena

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 1,45-51)
In quel tempo, Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».

Il commento

Natanaele è uno dei primi, un operaio della prima ora, entra sulla scena quando Gesù muove i primi passi, egli vive dunque da protagonista tutta l’avventura terrena di Gesù: dall’iniziale predicazione in Galilea fino alla croce, dal miracolo avvenuto proprio a Cana fino alla manifestazione sul lago, dopo la resurrezione (Gv 21, 1-14). Natanaele conosce Gesù attraverso l’annuncio di Filippo. Forse erano amici o comunque si conoscevano perché Filippo parla con lui con grande familiarità: “Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, il figlio di Giuseppe di Nazaret” (1,45). Filippo aveva ricevuto l’annuncio da Andrea; ed ora, con tutto l’entusiasmo di un neofita, comunica la sua fede a Natanaele. È questa la strada missionaria. Non c’è altra strategia. In apparenza sembra un viottolo di campagna, l’annuncio porta a porta, o per meglio dire cuore a cuore, non regge dinanzi alle grandi vie della comunicazione. Nonostante i mezzi che oggi la tecnologia mette a disposizione, questa forma di annuncio conserva la sua assoluta priorità. Possiamo e dobbiamo servirci di tutti i mezzi, anche di quelli più sofisticati, possiamo usare internet e tutti i social network; ma la fede passa attraverso l’annuncio personale.

Filippo non si limita a lasciare un invito ma comunica in modo appassionato e convinto la sua fede, parla di Gesù come del Messia che porta a compimento la storia d’Israele. La ragionevole obiezione di Natanaele (1,46) –conosce la Legge e sa che il Messia non viene dalla Galilea ma dalla Giudea – non intacca l’entusiasmo di Filippo che insiste: “Vieni e vedi” (1,46). Filippo non sa rispondere alle obiezioni dell’amico, non tenta di convincerlo con parole sue, la carta vincente si chiama Gesù. Non le sue parole ma la Parola. Natanaele accetta l’invito, accoglie la sfida, evidentemente le parole dell’amico sono rivestite di una passione che lo sorprende e lo convince che vale la pena andare a vedere. È questa passione che forse manca e che oggi vogliamo chiedere come una grazia sempre nuova.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.