Utero in affitto

Nuovo no alla pratica della maternità surrogata da parte del Consiglio d’Europa

Europa

di Ida Giangrande

Nei giorni scorsi è stata respinta la risoluzione della senatrice belga Petra De Sutter. “L’auspicio è che l’utero in affitto sia dichiarato una pratica contraria alla dignità umana”. È quanto spiega il portavoce della Federazione europea delle Associazioni familiari cattoliche, Nicola Speranza.

17 sì, 14 no e 2 astenuti così la Commissione Salute dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa ha respinto nei giorni scorsi la risoluzione della senatrice belga Petra De Sutter sulla pratica dell’Utero in affitto. È stata approvata invece una bozza di raccomandazione per l’elaborazione di linee guida sui “diritti dei bambini nati da maternità surrogata”. Quest’ultima sarà al vaglio della plenaria di Strasburgo i prossimi 10-14 ottobre. “Si tratta di un non pronunciamento – ha dichiarato Nicola Speranza portavoce della Federazione europea delle Associazioni familiari cattoliche – nel senso che c’è un “no” chiaro a ogni forma di maternità surrogata, ma bisogna anche dire che c’è una sorta di afasia da parte dell’Assemblea riguardo a quello che è veramente la maternità surrogata. L’Assemblea non ha ancora espresso quella che è la realtà dei fatti: che la maternità surrogata è veramente uno sfruttamento delle donne e una commercializzazione del corpo umano, sia dei bambini che delle donne”.  Con questo pronunciamento aggiunge Speranza: “Il no da parte della Commissione Salute, dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, si somma a un altro no quello di qualche mese fa da parte della Commissione Affari Sociali del Consiglio d’Europa. Quest’ultimo “no”, se da una parte fa interrogare sul motivo per il quale si torni a dibattere su un argomento già affrontato, però rafforza una posizione ormai consolidata da parte del Consiglio d’Europa in merito alla pratica dell’utero in affitto…”.




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