Le opere di misericordia

Papa Francesco: “In un mondo dove il progresso tecnico-scientifico sia arrivato così in alto, ci sono bambini analfabeti! È un’ingiustizia”

Papa Francesco - L'esperienza della morte in famiglia

(Foto: © giulio napolitano - Shutterstock.com)

di Ida Giangrande

Il Papa durante l’Udienza generale di ieri: “Domenica scorsa abbiamo concluso il Giubileo Straordinario. Non si è chiuso però il cuore misericordioso di Dio per noi peccatori, che non cesserà di inondarci con la sua grazia”.

Il Giubileo della Misericordia si è concluso, ma il Papa prosegue il suo viaggio nel mondo delle opere della misericordia corporale e spirituale. Questo mercoledì, durante l’Udienza generale, la catechesi di papa Bergoglio si è soffermata sul consigliare i dubbiosi e insegnare agli ignoranti. Subito l’attenzione del Papa si concentra sul tasso di analfabetismo minorile, ancora inaccettabilmente alto nel mondo: “Pensiamo ad esempio a quanti bambini soffrono ancora di analfabetismo. Questo non si può capire: in un mondo dove il progresso tecnico-scientifico sia arrivato così in alto, ci sono bambini analfabeti! È un’ingiustizia. Quanti bambini soffrono di mancanza di istruzione. È una condizione di grande ingiustizia che intacca la dignità stessa della persona. Senza istruzione poi si diventa facilmente preda dello sfruttamento e di varie forme di disagio sociale”. L’istruzione è una delle vie attraverso le quali un essere umano può raggiungere la libertà interiore, lo avevano capito bene tutti i santi e sante della Chiesa cattolica che a vario titolo e in diversi modi, hanno impegnato la propria vita a costruire scuole, oratori e luoghi di aggregazione dove i ragazzi sottratti alla strada, hanno potuto e possono ancora oggi, imparare a leggere, a scrivere ma soprattutto a pensare da uomini liberi. “Più cresce l’istruzione e più le persone acquistano certezze e consapevolezza, di cui tutti abbiamo bisogno nella vita. Una buona istruzione ci insegna il metodo critico, che comprende anche un certo tipo di dubbio, utile a porre domande e verificare i risultati raggiunti, in vista di una conoscenza maggiore. Ma l’opera di misericordia di consigliare i dubbiosi non riguarda questo tipo di dubbio. Esprimere la misericordia verso i dubbiosi equivale, invece, a lenire quel dolore e quella sofferenza che proviene dalla paura e dall’angoscia che sono conseguenze del dubbio. È pertanto un atto di vero amore con il quale si intende sostenere una persona nella debolezza provocata dall’incertezza”. Queste opere di misericordia, non riguardano solo gli insegnanti o chi indirettamente è impegnato nel mondo della scuola e dell’educazione, ma è una responsabilità di ogni cristiano, consigliare i dubbiosi e insegnare agli ignoranti. Dobbiamo sentirla tutti come una responsabilità grande che ci impegna a cercare e a fare il bene del prossimo: “Anche queste due opere di misericordia non sono lontane dalla nostra vita. Ognuno di noi può impegnarsi nel viverle per mettere in pratica la parola del Signore quando dice che il mistero dell’amore di Dio non è stato rivelato ai sapienti e agli intelligenti, ma ai piccoli (cfr Lc 10,21; Mt 11,25-26). Pertanto, l’insegnamento più profondo che siamo chiamati a trasmettere e la certezza più sicura per uscire dal dubbio, è l’amore di Dio con il quale siamo stati amati (cfr 1 Gv 4,10). Un amore grande, gratuito e dato per sempre”.




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