Sinodo per i giovani

Ottobre 2018: dopo la famiglia, il Sinodo dedicato ai giovani

Papa Francesco

pixabay

di Ida Giangrande

In attesa del Sinodo per i giovani, previsto per il prossimo anno, si fanno i primi bilanci sugli effetti dell’Esortazione post sinodale di papa Francesco, “Amoris Laetitia”. Il cardinale Lorenzo Baldisseri: “La continuità tra l’Amoris laetitia e il prossimo Sinodo si può sintetizzare attraverso tre parole che ritroviamo nell’esortazione apostolica: gioia, discernimento, accompagnamento”.

Si terrà nell’ottobre del 2018 il grande Sinodo per i giovani, un evento che i nostri ragazzi stanno attendendo con grande ansia e che già vede molte diocesi impegnate in un’adeguata preparazione. Ma non è un caso se il sinodo per i giovani, segue quello per la famiglia, conclusosi con l’Esortazione post sinodale Amoris Laetita. Sull’argomento si è espresso il cardinale Lorenzo Baldisseri, che ha cercato di tracciare una linea di proseguimento tra i due sinodi in relazione a Amoris Laetita. “L’Amoris laetitia – spiega il porporato –  ha indicato la bellezza e la forza della famiglia, la sua capacità di risposta alle attese presenti nel cuore dell’uomo, l’importanza del suo ruolo nella società. Uno degli scopi principali del prossimo sinodo è quello di aiutare i giovani a imparare a discernere in quale modo concreto possa avvenire la realizzazione piena della loro vita, affinché possano godere della gioia dell’amore. La maggior parte dei giovani si orienta alla scelta di costituire una famiglia. Affinché la loro scelta sia il più possibile rispondente alla loro vocazione è importante che abbiano degli strumenti adatti per conoscere se stessi e per orientarsi opportunamente nella scelta del partner e nella comprensione degli elementi essenziali che permetteranno alla loro futura famiglia di avere delle basi solide. Senza volere anticipare né limitare la ricchezza che emergerà dal cammino sinodale, penso che si possa sintetizzare la continuità tra l’Amoris laetitia e il prossimo sinodo attraverso tre parole che ritroviamo nell’esortazione apostolica: gioia, discernimento, accompagnamento”. Uno dei temi sui quali si rifletterà nel prossimo sinodo è quello delle vocazioni. Molti giovani continuano a vedere la vocazione al matrimonio come l’unica possibile nella società e nella vita. Insegnare loro a tenere uno sguardo aperto su orizzonti anche diversi, può significare innanzitutto aiutare tutti e ciascuno a riflettere seriamente sul proprio futuro e poi a dare un peso specifico e un valore più grande e profondo alla vocazione matrimoniale. “Quando si parla della famiglia non si può non tener presente il suo momento costitutivo e quindi l’età giovanile, che è quella in cui ognuno formula un proprio progetto e si orienta alla scelta dello stato di vita. La relatio finalis dell’assemblea sinodale del 2015 ricordava che «il desiderio di famiglia rimane vivo nelle giovani generazioni». Certo, la vocazione al matrimonio non è l’unica maniera di realizzare in modo gioioso e autentico la propria vita, ma rimane vero che «molti giovani continuano a vedere il matrimonio come il grande ambito della loro vita e il progetto di una famiglia propria come la realizzazione delle loro aspirazioni». L’Amoris laetitia parla molto di questa correlazione e credo proprio che il prossimo sinodo ne farà oggetto di riflessione”.




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