affidamento Bambini affidati a coppie omosessuali: il punto della ricerca Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 18 Gennaio 2017 Nessun commento su Bambini affidati a coppie omosessuali: il punto della ricerca di Gabriele Soliani Troppi sentimentalismi accompagnano l’idea che un bambino può crescere benissimo con due papà o due mamme. Guardiamo ai dati della ricerca scientifica e sociologica: “una famiglia costituita da due genitori dello stesso genere può costituire un fattore di rischio di disagio durante l’infanzia e l’adolescenza”. La Società Italiana Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) ha preso da tempo una posizione (chiara) sull’affidamento, e riconoscimento, dei bambini alle coppie dello stesso sesso. Con uno studio intitolato “Minori affidati ad omosessuali: il punto della ricerca”, ci presenta un approfondimento concreto e semplice. La conclusione porta ragionevoli argomenti contro l’affidamento dei bambini a coppie senza la complementarietà sessuale, giustificati da risultati scientifici e sociologici. Due anni fa su questo tema era intervenuta anche la Società Italiana di Pediatria (SIP) con il suo presidente Giovanni Corsello. Le parole della SIP erano precise: « ….. Non si può infatti negare, sulla base di evidenze scientifiche e ragionamenti clinici, che una famiglia costituita da due genitori dello stesso genere può costituire un fattore di rischio di disagio durante l’infanzia e l’adolescenza, quando il confronto con i coetanei e le relative ricadute psicologiche, diventano elemento decisivo sul piano relazionale. Non si possono considerare legittimi i diritti di una coppia di genitori senza contemporaneamente valutare contestualmente e nella loro interezza e globalità i diritti dei figli». Sappiamo che le tesi favorevoli alle adozioni gay sono state influenzate dalla posizione dell’American Psychological Association (APA) la quale però è stata accusata di scarsa obiettività sull’argomento perché gli studi erano troppo pochi, con mancanza di campionamento omogeneo, di gruppi di confronto, di inadeguatezza del gruppo di confronto, di presenza di dati contraddittori, scarsità di dati sul lungo termine e mancanza di potenza statistica. Il prof. Loren Marks (Louisiana State University) che ha studiato queste ricerche ha detto che «… le forti affermazioni dell’APA non sono empiricamente giustificate». La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, senza giri di parole e andando contro le informazioni e immagini di molti “media”, ha dunque concluso così: «Se la ricerca è solo all’inizio e deve, pertanto, continuare ad analizzare la realtà dei minori cresciuti con genitori omosessuali la storia umana è plurimillenaria e vede il minore crescere armoniosamente con la figura materna e paterna che lo generano o, in loro assenza, con due figure genitoriali (maschile e femminile) complementari. Pertanto, la comunità professionale e scientifica, nonché la stessa società, hanno il dovere di rimanere saldamente ancorate alla verità antropologica sull’uomo, alla sua storia, alle risultanze delle ricerche scientifiche non svincolate da un paradigma etico che dà senso all’agire umano». Bello e chiaro. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag affidamento, Giovanni Corsello, omosessualità, Società Italiana di pediatria, Società Italiana Pediatria Preventiva e Sociale ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. 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