CORRISPONDENZA FAMILIARE

di Silvio Longobardi

“Non contate solo sulle vostre forze, ma sulla potenza di Dio”

20 Febbraio 2017

pixabay.com

Nel blog di oggi don Silvio scrive ad una promessa sposa prima delle nozze preoccupata per i conflitti continui dei suoi genitori. Sulla concezione di un amore spesso basato solo sulle emozioni, la lettera di oggi invita a fondare il matrimonio sulla potenza di Dio che “vi ha chiamati all’amore, dandovi il suo amore”.

Carissima amica,

la tua lettera è  un atto di coraggio, con te stessa anzitutto, uno sguardo critico e lucido sulla realtà della tua famiglia e sul tuo mondo interiore, le tue paure e i tuoi sogni. Nel momento in cui ti prepari a celebrare le tue nozze, ti trovi a fare i conti con il tuo passato, con la vicenda di una famiglia – la tua! – dove non sono volati piatti ma le parole sì. E tante! E poco alla volta hanno finito per affossare le migliori intenzioni.

Una conflittualità che purtroppo non diminuisce d’intensità  neppure in questo tempo in cui avresti il diritto di prepararti al matrimonio con maggiore serenità.. Nell’antica Grecia quando c’erano le Olimpiadi si fermavano tutte le guerre. La tua olimpiade meriterebbe lo stesso trattamento. Ma il processo di necrosi, come tu lo chiami con un termine pesante, ha raggiunto livelli che impediscono una sosta, anche in questi momenti in cui la gioia dell’evento nuziale dovrebbe assorbire tutte le energie.

Ho ascoltato tanti sposi nella mia esperienza ed ho conosciuto anch’io conflitti coniugali di questo tipo. E mi sono domandato tante volte come sia possibile che l’ingenuo sogno dell’amore sia così presto naufragato. Forse è accaduto proprio perché era solo un sogno, cioè un desiderio fondato sulle proprie forze e non sulla potenza di Dio. Nell’Incontro mondiale delle famiglie, rispondendo alla domanda di una coppia di fidanzati sulla possibilità di costruire il per sempre, Papa Benedetto ha detto che nella vita di una coppia il primo vino dell’amore (il riferimento è  alle nozze di Cana) cioè l’innamoramento, prima o poi finisce; se manca il secondo vino, l’amore donato dalla grazia, la festa finisce …

Tu e Alberto non fondate il matrimonio sull’onda di emozioni, mutevoli e fragili, ma sulla potenza di Dio che vi ha chiamati all’amore, dandovi il suo amore. Non temete: “Colui che vi chiama è fedele e farà tutto questo!” (1Ts 5,24). Il vostro sì è la risposta al sì di Dio, è nascosto nel sì di Dio. Ponete in Lui ogni speranza, non chiudetevi nei vostri umanissimi progetti ma lasciate a Dio il compito di indicare la strada. Ripartite da Dio ogni giorno.

Hai ragione di essere preoccupata per i tuoi genitori, soprattutto in questo tempo in cui rimangono soli. Ed hai il dovere di seguire la loro vicenda. Attenta però a non portare nella relazione di coppia il peso di questa preoccupazione. Finiresti per affossare il dialogo coniugale. Nella forza dell’amore, che uscirà fortificato e purificato con la grazia sacramentale, potrai prenderti cura anche dei tuoi. Non puoi solo come figlia ma come sposa, insieme al tuo sposo. Sii pronta ad accogliere i genitori quando verranno a bussare alla tua porta ma custodisci un equilibrio che dia alla tua esperienza nuziale il giusto primato.

Prego per te, per voi, ma soprattutto prego con voi. Con la certezza che solo in Dio troviamo la forza di affrontare e vincere il male. La Madonna sia la vostra compagna di viaggio.

Don Silvio




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