Tempo di Pasqua in famiglia

11 Maggio 2017

11 Maggio 2017

Ora lo sai

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 13,16-20)
[Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù] disse loro:
«In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica.
Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma deve compiersi la Scrittura: “Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno”. Ve lo dico fin d’ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io sono.
In verità, in verità io vi dico: chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato».

Il commento

Sapendo [oídate] queste cose, sarete beati se le metterete in pratica [poiēte = fate]” (13,17). Dopo aver lavato i piedi ai discepoli, Gesù chiede loro di fare esattamente come Lui e ricorda che il sapere è nulla se non si traduce nel fare. Vero Maestro non è colui che sa ma colui che fa, non colui che usa parole raffinate ma colui che si mette al servizio dei fratelli. Poco prima, parlando a Pietro che non voleva vedere Gesù nella condizione di servo, Gesù dice: “Quello che io faccio, tu ora non lo capisci [oîdas = sai]; lo capirai dopo” (13,7). Troviamo qui lo stesso verbo. Prima erano ignoranti, non sapevano. La lezione è finita, ora sono in grado di comprendere. C’è qui una sorta di passaggio dalla non comprensione alla comprensione, dalle tenebre alla luce. È Gesù il Maestro che illumina con i suoi gesti (13, 4-5) e le sue parole (13, 12-16). Grazie a Lui i discepoli possono entrare progressivamente nel mistero.

Ma tutto questo non basta. Nelle parole di Gesù ritorna il verbo fare che invita alla concretezza. Il Maestro invita i discepoli a dire con la vita che l’umile servizio manifesta il vero volto di Dio. Se dunque vogliamo comprendere la verità, se vogliamo conoscere Dio, dobbiamo rimanere costantemente in ascolto e lasciarci illuminare dalla Parola del Maestro, pronti a mettere da parte quel modo di pensare che nasce da quell’orgoglio istintivo che si annida nel cuore dell’uomo e condiziona pesantemente il nostro modo di vivere. Se manca l’ascolto, l’uomo resta prigioniero di se stesso. E se manca la disponibilità a fare quello che Gesù chiede, il Vangelo si riduce ad un insieme di belle parole che ci danno l’illusione di essere buoni discepoli. La fede, se è autentica, coinvolge tutta la persona, corpo e anima, affetti e sentimenti, plasma e cambia il carattere, abbatte i muri dei pregiudizi. La fede dona la forza di acquisire uno stile di vita che si sottrae alla logica del mondo perché viene da Dio e lascia intravedere l’umiltà e la carità di Dio. È quello che oggi chiediamo.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.