13 luglio 2017

13 Luglio 2017

Strada facendo

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 10, 7-15)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città».

Il commento

Strada facendo [poreuómenoi], predicate, dicendo che il Regno dei cieli è vicino” (10,7). Il brano inizia con un participio presente del verbo camminare[poreúomai], tante volte usato per descrivere l’azione di Gesù (soprattutto nel Vangelo di Luca). I cristiani non possono stare fermi, sono sempre in cammino perché sentono l’urgenza di consegnare agli altri la Parola che hanno ricevuto. Questo verbo offre una suggestiva icona ecclesiale, presenta una Chiesa che non perde tempo in chiacchiere ma vive con serietà l’impegno di annunciare a tutti la notizia che cambia il cuore dell’uomo e le sorti del mondo. Gesù invita i discepoli a predicare anche durante il cammino. La vita ordinaria offre molteplici occasione per seminare il Vangelo. La predica tuttavia non è fatta solo di parole. Anzi, il racconto evangelico insiste sul fatto che l’annuncio passa anzitutto attraverso la testimonianza di una vita rinnovata. “Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone” (10, 9-10). Il corredo apostolico è così essenziale da rasentare la povertà. Gesù vuole che gli apostoli siano privi di beni materiali per testimoniare che si fidano di Dio. Sono poveri perché hanno fiducia in Dio, sono pronti ad andare senza garanzie, perché sanno chi è che li manda e sono certi di poter sempre contare sulla sua presenza amorevole. La loro vita deve annunciare Dio. La vita e non solo le parole. Tutto deve avere il profumo di Dio. Oggi chiediamo la grazia di fare della nostra vita un annuncio appassionato del Vangelo, un annuncio credibile e capace di commuovere il cuore.

Signore Gesù, sei Tu la luce  e Tu solo puoi accendere la luce. Non ti stancare, Signore, di donare all’umanità testimoni appassionati  e capaci di suscitare santi desideri. E dona a noi di non voltare lo sguardo e di accogliere la sfida con umiltà e speranza. Sostieni il nostro cammino e donaci di accendere quella luce che rischiara il cammino di quanti cercano la verità.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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