CORRISPONDENZA FAMILIARE

di don Silvio Longobardi

Anniversario di matrimonio: tempo di verifica e di gratitudine

17 Luglio 2017

Nel blog di oggi don Silvio scrive ad una coppia di sposi che si prepara a celebrare l’anniversario di matrimonio invitandoli a fare una verifica attenta del cammino compiuto. “Passate in rassegna gli eventi che hanno segnato questo tempo, cercate di capire quali sono i segni e le parole che Dio ha seminato nella vostra vita. Pochi fanno questo lavoro e, di conseguenza, pochi attuano un autentico discernimento”.

Cari Francesco e Annarita,

avete avuto la gioia e il privilegio di rinnovare le promesse nuziali in casa Martin [nella Cappella della Famiglia Martin ad Alençon, ndr], in quel giorno avete consegnato il vostro amore e tutta la vostra famiglia all’intercessione dei Santi Luigi e Zelia. Questo avvenimento straordinario non toglie valore all’anniversario che vi preparate a celebrare assieme ai vostri figli. Il giorno delle nozze è quello in cui lo Spirito Santo ha sigillato il vostro amore, trasformando così un sincero e ingenuo sentimento nel patto fedele e fecondo, in un’alleanza che ha il sapore e la forza dell’amore stesso di Dio. Rendete grazie a Dio per quanto vi ha dato e chiedete la grazia di fare della vostra vita un dono senza misura.

In questi giorni rileggete il cammino compiuto nell’ultimo anno, passate in rassegna gli eventi che hanno segnato questo tempo, cercate di capire quali sono i segni e le parole che Dio ha seminato nella vostra vita. Pochi fanno questo lavoro e, di conseguenza, pochi attuano un autentico discernimento. In ogni ambito della vita sociale la verifica minuziosa dell’esperienza è condizione per progettare il futuro. Nell’ambito più personale, invece, e ancora di più in quello familiare, questo elemento è in gran parte assente. La riconciliazione sacramentale, se fatta con frequenza, rappresenta senza dubbio un’occasione per attuare una verifica attenta. A maggior ragione i colloqui spirituali, anche di coppia. È una strada che negli ultimi tempi avete usato più spesso. Continuate a camminare su questa via e fatelo con sempre maggiore decisione.

In questi anni lo Spirito sta plasmando i vostri cuori dandovi rettitudine e generosità, due virtù che sono la premessa per un buon cammino di fede. La rettitudine genera l’interiore docilità alla grazia; la generosità vi permette di rispondere alla chiamata di Dio senza fare calcoli di convenienza e senza misurare la fatica. La maturità non si conquista con gli anni ma è il frutto di quella grazia che Dio dona con abbondanza a quanti lo cercano con tutto il cuore. Se imparate ad ascoltare ogni giorno il santo Vangelo, se la Parola di Dio diventa la lampada che orienta i vostri passi, poco alla volta, passo dopo passo, arriverete sulla santa montagna dove il Signore farà risplendere il suo volto.

Vi siete sposati nel giorno di Maria Maddalena, la santa della Pasqua: nella sua vita s’intrecciano morte resurrezione. È la santa che ha pianto ai piedi della croce, quella che ha vissuto più da vicino il dramma della Passione; ma anche la santa che ha visto prima degli altri il Signore risorto. Camminate anche voi nel solco di questa esperienza. D’altra parta, come scrive san Paolo essere figli di Dio significa sia “prendere parte alle sofferenze di Cristo” che “partecipare anche alla sua gloria” (Rm 8,17). Sono due aspetti complementari di una stessa esperienza di fede.

Chi vuole gustare la gioia, quella promessa da Gesù, così lontana e diversa dai piaceri del mondo, deve passare attraverso la fatica della croce. I più bravi, cioè i più santi, sanno trasformare anche la croce in esperienza di resurrezione. Ma questa è una grazia da chiedere in ginocchio. Vi abbraccio con affetto.

Don Silvio




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