Chiesa

Quando la difesa della vita mette tutti d’accordo…

Paolo VI

di Gabriele Soliani

“La storia darà ragione alla Chiesa, poiché la difesa della vita è la difesa dell’umanità”. A dirlo è il cardinale Sarah, ma dopo il disastroso calo demografico e la conseguente crisi economica in Europa, anche imprenditori e uomini d’affari concordano.

Anche il mondo laico partecipa con interesse alle discussioni sulla famiglia. Molte volte entra a “gamba tesa” in argomenti non di sua competenza e preparazione ma la grande attenzione dimostra quanto il tema sia importante. Nascere e vivere in una famiglia è il desiderio di tutti. La morale sessuale della Chiesa Cattolica, però, entra spesso in collisione con la morale laicista la quale vuole imporre la sua visione, quasi fosse l’unica praticabile per il mondo moderno. Il controllo delle nascite, la fecondazione artificiale, l’educazione sessuale, l’aborto ricevono una chiara risposta dal magistero della Chiesa Cattolica che sembra andare controcorrente rispetto alle “certezze” del mondo laico.

Un bel contributo a questo dibattito viene dal libro-intervista del cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, “Dio o niente. Conversazione sulla fede”, pubblicato dall’editore Cantagalli. “Come non ringraziare Paolo VI per il suo coraggio nell’enciclica Humanae Vitae? – scrive il cardinale – Questo testo è stato profetico sviluppando una morale che possa difendere la vita”.

“Per questo – dice il cardinale Sarah – la Chiesa deve restare vigilante davanti alla sregolatezza dei valori. Nelle nostre società relativiste il bene diventa ciò che piace e che conviene all’individuo. Allora, compreso o frainteso, l’insegnamento morale della Chiesa è rifiutato come la manifestazione di un falso bene. I media contribuiscono spesso a screditare volontariamente la posizione della Chiesa, a travestirla o a restare silenziosi. Il discorso dominante cerca senza posa di presentare l’idea di una Chiesa arretrata e medievale che rifiuta di adattarsi all’evoluzione del mondo, ostile alle scoperte scientifiche e arroccata su vecchi ideali. Di fronte a questo fiume di fango, bisogna essere fermi e lucidi, non dare prova di ingenuità, essere irreprensibili, pregare e restare uniti a Dio”.

E quando il cardinale dice “… credo che la storia darà ragione alla Chiesa, poiché la difesa della vita è la difesa dell’umanità” sembra concordare persino con i falchi dell’economia e della tecnologia. Gli imprenditori e gli uomini d’affari dicono che la Chiesa non deve cambiare nulla, che fa bene a predicare quel che predica, anzi che sul controllo delle nascite la Chiesa ha ragione e ce l’ha da sempre. Questa sorprendente (per il mondo laico) conclusione viene dagli studi sulla demografia e sugli stili di vita. Il “Business Insider”, notiziario di tecnologia ed economia lanciato nel febbraio 2009 a New York e diventato in breve tempo uno dei migliori organi d’informazione e di analisi del settore, parla chiaro. Michael Brendan Dougherty e Pascal-Emmanuel Gobry affermano che l’insegnamento della Chiesa Cattolica sulla morale familiare e sessuale è giusta. Nel 1968 il Beato Paolo VI nell’enciclica Humanae Vitae scrisse che l’amore, il matrimonio, il sesso e la procreazione non possono essere mai disgiunti. Il mondo laico insorse, e anche alcuni cattolici, ma “Business Insider” ricorda che il Papa aveva ragione e che la Chiesa continua ad averla: la sessualità infeconda garantita dagli anticoncezionali abbassa gli standard etici, aumenta il numero delle infedeltà coniugali e quello dei figli illegittimi, riduce le donne a oggetto di soddisfazione maschile, spinge i governi e gli organismi internazionali a politiche in tema di riproduttività umana… All’economia invece interessa un “parco” clienti stabile e ben temprato, fedele, demograficamente in crescita, capace di acquistare per soddisfare i bisogni della famiglia. Più la famiglia è stabile meno si spende per i servizi sociali che devono soccorrere i disadattati. Sembrano calcoli freddi e “poco cattolici” ma il disastroso calo demografico dell’Europa, uno dei fattori della crisi economica e sociale degli ultimi anni, è sotto gli occhi di tutti. Perfino la Cina ora archivia la politica del “figlio unico” ed apre all’aumento della natalità. Difendere i valori “naturali” costa, ma i frutti prima o poi arrivano, anche per chi rema contro.




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1 risposta su “Quando la difesa della vita mette tutti d’accordo…”

Giustissime e bellissime parole quelle del Cardinale Sarah. Come non ringraziare anche noi Paolo VI, e gli ultimi Papi, o quello precedenti. Impossibile non concordare con Essi, con il loro operato e con quanto hanno detto. Parole di verità, che sulla Verità sono basate, come la loro Fede autentica, caldissima e forte, concreta, da autentici Testimoni quali sono stati. Tutto si basa, come sappiamo, sulla Parola di Dio e di Gesù, che è la Verità, appunto, e si realizza, si compie, è il fondamento di tutto. Si pensa che questa Parola sia solo per i credenti e per i cristiani, ma molti, troppi, non capiscono che si crede in Dio e si è Cristiani, proprio perché questa Parola, questi Insegnamenti. Oltre alle testimonianze concrete di Vita di Gesù, in primis, per ovvi motivi, ma anche di chi ha accolto la Parola e la Testimonianza facendole proprie, nel vedere concretamente che è per il bene dell’uomo, dell’umanità. In realtà non si crede in Dio e non si è Cristiani per un fatto religioso, decisionale, sentimentlistico, ma perché questa Verità è fatta per l’uomo, nella concretezza della sua vita, per l’intera umanità, e che è fatta, quindi, per viverla nella realtà della vita terrena e per ogni singola persona, e che investe pienamente la laicità della vita umana, che poi indichiamo e vediamo come Divina perché viene dall’alto, non è prodotta, questa Parola e questa testimonianza, da uomini, ma da un essere superiore, e quest’essere è Dio. È quindi una Parola ed un insegnamento per tutti, nessuno escluso. In realtà, se tutti comprendessero tutto il bene che essa contiene, anzi che essa stessa è il Btuttia tutto tondo, in ogni ambito, in ogni luogo e in ogni tempo il suo valore non scade, e non muta, non può, tutti l’accoglierebbero, tutti sarebbero credenti, ciò rivela che si tratta realmente dell’inconfutabilità di questa Verità. Una Verità che si incarna. Infatti diciamo, ed è vero, che Cristo stesso è il Verbo di Dio incarnato, è la Parola di Dio fatta Carne, e che gli rende testimonianza. Quei 10 Comandamento ed il Comandamento Nuovo, sono il Bene, sommo, che Dio vuole per l’uomo, per l’umanità, sua creatura. Ecco perché anche quanti non si definiscono credenti, in realtà, a modo loro, nella laicità del loro pensiero e dei punti di vista, in un onesto ragionamento e discernimento, non possono e non potranno che concordare di trovarsi di fronte ad una verità inconfutabile e concreta. E come già accennato ecco perché poi io credo, noi crediamo. Un credere che, ovviamente, non può essere disgiunto da quanto ci hanno detto , e Promesso, Dio e il Figlio, e per l’eredità lasciata, e per la Morte e Risurrezione di Gesù, il Cristo, il Figlio del Dio Vivente, il Dio della Verità, di infinita Misericordia ed infinito Amore, non a caso.

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