02 agosto 2017

2 Agosto 2017

Strana follia

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 13, 44-46)
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».

Il commento

Un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo” (13,44). Nella parabola del tesoro nascosto nel campo c’è un dettaglio che non deve passare sotto silenzio. Per acquistare il campo e impossessarsi del tesoro il contadino è pronto a vendere tutti i suoi beni, quello che ha trovato vale più di tutto quello che egli possiede. Questa scelta, che a lui sembra la più ragionevole, agli occhi degli altri appare come una follia, chissà quanti lo giudicano poco avveduto, incapace di gestire gli affari. Chissà quanti, a cominciare dai suoi familiari, gli avranno detto che è stato sconsiderato a vendere tutto per acquistare un terreno che non ha alcun valore. Lui sa che in quel campo c’è un tesoro di inestimabile valore. Per gli altri, invece, è solo un campo di patate. Agli occhi del mondo i cristiani appaiono come ingenui sognatori, quelli che sprecano la vita in cose che non hanno valore. L’apostolo Paolo ricorda ai cristiani di Corinto una regola che oggi abbiamo dimenticato: “ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini” (1Cor 1,25). Se scegliamo di camminare nelle vie del Vangelo, se impariamo a fare scelte che profumano di Vangelo, saremo giudicati stupidi. Come quella sposa che ha rinunciato alla docenza universitaria per dedicarsi alla famiglia. O come quel giovane che ha scelto di mettersi al servizio dei poveri. O quella ragazza che all’avvenire radioso nell’azienda preferisce il silenzio del monastero. Non è solo la mentalità dell’oggi, sempre  più marcata in senso materialistico. Anche Teresa di Lisieux registra questa radicale distanza tra il modo di pensare evangelico e quello del mondo: “Viver d’Amore, oh, che follia strana! », /  mi dice il mondo: Cessate il vostro canto, /   e vita e profumi non sprecate più! /  Sappiate farne un uso intelligente!” (Vivere d’amore, P 17, str.13). La giovane monaca non ha dubbi. Ella ha scoperto che Gesù è tutto. È questa la grazia che anche noi oggi chiediamo.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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