Intervista

“Volevo un fidanzato santo”, il manuale del corteggiamento

di Emanuela Pandolfi

L’estate è arrivata, cosa leggere sotto l’ombrellone? Perché non un buon “Manuale del Corteggiamento”? Di seguito l’intervista agli autori di questo splendido libro, Ciro e Raffaella Piccolo.

Arriva una mail casualmente, il bello di questo lavoro, e subito mi metto all’opera per conoscerne il mittente. Presto svelato. Sono Ciro e Raffaella Piccolo, una coppia dall’insolito sapore brianzolo-napoletano, che hanno scritto un libro dal titolo molto eloquente Il manuale del corteggiamento. Durante il nostro colloquio si sono alternati spesso la parola, raccontandomi del loro primo incontro ad Assisi, la vita di coppia, poi il libro, il cui ultimo capitolo è stato scritto in Africa, ed ora l’esperienza della casa famiglia. Due fiumi in piena che si sono incontrati e portentosi scorrono verso l’immensità del mare.

Abbiamo materiale sul fidanzamento. Abbiamo materiale sul matrimonio. Quello del corteggiamento ci mancava proprio!

Raffaella: Ci ha fortemente mossi il fatto che mancasse una testimonianza sulla parte antecedente al fidanzamento: il corteggiamento. Nel libro mettiamo in evidenza quello che deve muovere la persona prima ancora di incontrare l’altro. Senza troppa presunzione siamo partiti dalla nostra personale esperienza. Io per dieci anni ho pregato per questo uomo che doveva arrivare nella mia vita. Quando ho scoperto, intorno ai diciannove anni, che la mia vocazione non era la consacrazione ma il matrimonio, ho pregato Dio per la conversione dell’uomo che sarebbe arrivato e che lo preparasse all’incontro con me; proprio come io mi stavo preparando per lui. Volevo un fidanzato santo.
Ciro: Quello che ci ha spinto è l’esperienza bella dell’amore in Dio, prima come fidanzati poi come sposi. Ci guardiamo in giro e le tante frustrazioni e sofferenze ci fanno capire che non tutti vivono l’amore di coppia in un modo pieno. Forse non hanno avuto gli strumenti necessari per verificare il loro amore nel fidanzamento e viverlo nel matrimonio.

Nel concreto come bisogna attendere l’altro? Raffaella: Come abbiamo voluto sottolineare anche nell’appendice, quello che ti può accompagnare è la preghiera personale. È l’unica cosa che può farti innamorare di Dio e sarà Lui a presentarti la persona che vorrà per te. Quindi possiamo dare come indicazioni concrete: pregare per la persona che dovrà arrivare; farsi guidare da un padre spirituale, perché ciò che tu non vedi lo vede lui dall’esterno; fare un percorso di formazione, che ti prepara per l’amore all’altro, per te stesso e verso Dio; un servizio attivo nella Chiesa, è ciò che allena all’amore per l’altro; la partecipazione ai sacramenti.

Qual è la vostra storia d’amore? Raffaella: Ci siamo conosciuti al percorso nazionale su I Dieci Comandamenti. Quando da lontano ho visto Ciro l’ho riconosciuto dagli occhi limpidi e non ho perso tempo. L’ho conosciuto a giugno e per i successivi mesi estivi gli ho fatto “un corteggiamento presente ma non invadente”.
Ciro: I giovani fanno fatica ad approcciarsi in modo bello ed avvicinarsi ad un altro in modo pulito. Viene tutto minimizzato, ridotto, relativizzato. Bisogna aiutare a riconoscere che quella scintilla d’amore che si è accesa non è per merito suo, perché non è capace di accenderla da sé. Qualcuno gliel’ha accesa nel cuore.

Quale testimonianza si può dare ai giovani? Ciro: Aiutare a distinguere le passioni dall’emozioni, il sentimento dalla sessualità. Il cuore desidera, come ci ha detto Benedetto XVI, quella “gioia che ti riempie pienamente”. Questo ovviamente si distingue in base alle diverse fasi dell’adolescenza e della giovinezza. Quello che resta più efficace è la testimonianza viva: un giovane si innamora nel vedere due innamorati, quando lo vede concretizzarsi intorno a sé.

Perché soffermarsi così tanto sul corteggiamento? Ciro: Avevamo partecipato ad un incontro di formazione per giovani, in cui raccontammo la nostra esperienza. Successivamente un ragazzo ci contattò. Attraverso scambi di mail e telefonate ci ha aperto il suo cuore di giovane innamorato e insieme abbiamo fatto un percorso. Nella parte finale del libro c’è questo scambio epistolare che abbiamo avuto. Riflettendo con lui e la fidanzata anche sulla tanto sottaciuta tematica della sessualità prematrimoniale e del valore della castità, oggi ci ringrazia perché entrambi si sono avvicinati a Dio e arricchiti.

Raffaella: Sentiamo che questo siamo chiamati ad essere. A volte non sai dove stai andando e la strada sembra scura, ma abbiamo la fede che è lampada ai nostri passi.




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1 risposta su ““Volevo un fidanzato santo”, il manuale del corteggiamento”

Anch’io ho vissuto e’ vivo un esperienza simile.HO SCRITTO QUALCOSA SU QUESTA SPLENDIDA ED EMOZIONANTE REALTÀ.IL DIO DELL AMORE E DELLA MISERICORDIA HA UNITO DUE ANIME SMARRITE E RICONGIUNTE DOPO 22 ANNI PER VIVERE UN PERCORSO A INSEGNA DELLA SUA PAROLA.SULLA QUALE CONOSCENZA RELIGIOSITÀ E SANTITÀ CI AIUTANO A RICONOSCERE IL VALORE DELLA COPPIA COME UOMO E DONNA .AMEN

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