24 settembre 2017

24 Settembre 2017

La chiamata last minute

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 20,1-16)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e dai loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”.
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”. Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».

Il commento

Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?” (20,6). Lo stile del padrone della parabola è ben diverso da quello che farebbe un qualsiasi datore di lavoro, il suo modo di fare non è ragionevole: non solo esce nelle prime ore del mattino ma anche in quelle successive; ed anche nel tardo pomeriggio quando ormai quando il sole sta per tramontare. Anche a quelli che incontra all’ora undecima, egli rivolge lo stesso invito “Andate anche voi nella mia vigna” (20,7). Potranno fare ben poco! Non importa! Evidentemente il suo intento non è quello di trovare lavoratori per la vigna ma quello di offrire a tutti la possibilità di collaborare, anche per un’ora soltanto. Egli desidera che nessuno sia escluso o si senta escluso. Come mai nessuno ha dato loro un lavoro? Forse sono stati ignorati oppure sono considerati buoni a nulla, scarti dell’umana società. Può anche darsi che siano persone che, per loro scelta, hanno voluto restare ai margini, non hanno voluto assumersi impegni e responsabilità, hanno preferito vivere placidamente, camminando a bordi della strada per evitare il peso e la fatica. Il padrone, che riflette la luce e l’amore del Padre celeste, si preoccupa di chiamare anche questi, li interpella, li invita a uscire dal guscio, chiede loro di prendere posizione: volete restare disoccupati o siete disposti a mettervi in gioco?

Quante volte lasciamo spazio alla comoda lamentazione: “nessuno ci ha chiamati”. Dobbiamo invece domandarci se abbiamo davvero cercato il lavoro. Quante persone vivono oziosamente, senza impegnarsi con tutte le forze, facendo il minimo indispensabile. L’annuncio del Vangelo risuona per tutti: “Andate anche voi”. È la parola della fiducia e della speranza. È un modo per dire che nessuno deve arrendersi e per nessun motivo. Dio viene quando meno te l’aspetti o forse proprio quando non aspetti più niente dalla vita, Dio è sempre pronto ad offrire a tutti e a ciascuno una possibilità, non solo egli è disposto a ricominciare, ma chiede anche a noi di essere sempre pronti a ricominciare.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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