Vita

“Ho provato il dolore dell’aborto e voglio far sapere a tutti coloro che leggono, che non esiste sofferenza più grande”

di Elisabetta Cafaro

Per il blog “Grazie prof!” la lettera di Giovanna, ex alunna oggi madre e insegnante: “Ciao prof, mi può ascoltare come faceva un tempo in classe? Voglio urlarlo a tutto il mondo: l’aborto è la più grande sconfitta di una donna”.

“Ciao prof, mi può ascoltare come faceva un tempo in classe con la stessa dolcezza di allora, senza pregiudizi o distrazioni? Sto vivendo un momento davvero molto brutto”. Inizia così la lettera di Giovanna, una mia ex alunna, oggi insegnante in una scuola dell’infanzia, felicemente sposata e mamma di un bellissimo bimbo.

“Stamattina mentre ero sola in casa ho riaperto un vecchio diario scolastico ed ho trovato questa frase che lei scrisse alla lavagna e che a me piacque molto: “L’arte di saper vivere consiste nell’avere gli occhi di chi ne ha passate tante e il sorriso di chi le ha superate tutte”. Ero molto triste ma nel rileggerla ho sorriso e si è riacceso in me un entusiasmo nuovo. Improvvisamente ho sentito la forza e la determinazione di quegli anni che hanno accompagnato la mia crescita. Sai prof, le parole suscitano affetti, non sono azioni ma da lei ho imparato che qualche volta una buona parola vale quanto una buona azione e che ascoltare è il più grande dono che puoi fare a un’altra persona, perché è il modo di accogliere gli altri in te stesso. L’ora di Religione con lei mi piaceva perché mi dava sempre qualcosa da pensare, da portare a casa. Oltre ai consueti compiti, mi metteva in discussione ponendomi continue domande. Comprendendo come era importante imparare l’amore per la ricerca della verità, di ciò che è giusto, trasformando gli specchi in finestre.

Tra le lezioni più avvincenti, quella sulla difficile tematica dell’aborto. Eravamo tutte ragazze e lei abilmente seppe coinvolgerci in un vero e proprio dibattito. Bastò leggere una lettera di una donna che aveva abortito e che stava soffrendo per comprendere che l’aborto lascia una ferita tremenda e indelebile nell’anima. Allora eravamo giovanissime e spensierate. Ricordate Luisa come piangeva e noi con lei mentre leggeva alcune pagine del libro “Lettera a un bambino mai nato” di Oriana Fallaci? Oggi le scrivo per dirle che sulla mia pelle ho provato questo grande dolore dell’aborto. E voglio far sapere a tutti coloro che leggono che non esiste sofferenza più grande!

A marzo il mese in cui la vita si rigenera e la Primavera riempie di nuovi colori tutte le cose, ebbi la triste sentenza: il cuoricino del bimbo che portavo in grembo si era improvvisamente fermato. Furono pochi secondi, quanto basta per trasformare la gioia di quell’attesa in un dolore profondo. Quel bimbo che già amavo, che con il cuore accarezzavo aspettando il momento del nostro primo incontro, non c’era più. Sono situazioni che ti cambiano e ti fanno guardare la vita in maniera diversa. Situazioni in cui ti chiedi, non senza un pizzico di rabbia, ma senza operare giudizi: “Cosa spinge una donna a gettare via il proprio figlio? Sicuramente sono ragazze sole e disperate che non comprendono pienamente cosa stanno facendo. Io mi sono sentita in colpa, mi chiedevo che cosa avevo fatto di sbagliato. Se ero stata poco attenta.

Mi sembrava di impazzire! L’unica mia fortuna è stata la mia famiglia accanto e l’affetto di mio marito. Una grande forza l’ho poi ritrovata anche in mio figlio di quattro anni.

Ho voluto scrivere questa lettera per dire a tutte le donne che l’aborto è la più grande sconfitta, il più grande distruttore della pace. Un’uccisione diretta, un omicidio commesso dalla madre stessa e anche quando, come è successo a me non è voluto, resta un trauma perché non è facile lasciare andare il proprio bimbo. È un dolore grandissimo che si affievolisce ma non ti lascia mai. Solo la fede in Dio è l’unica grande forza che sostiene”.

Giovanna




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2 risposte su ““Ho provato il dolore dell’aborto e voglio far sapere a tutti coloro che leggono, che non esiste sofferenza più grande””

Ciao Giovanna,ho letto la tua commovente lettera e sono dispiaciuta,mi unisco a te, nel dolore che hai sofferto. Giovanna io ti capisco perfettamente perchè anche mia mamma ha avuto la tua stessa brutta notizia. Quello che ti posso consigliare è sicuramente ritrovare quella forza persa o mai raggiunta nel tuo bambino e che lui veramente ti possa rendere una mamma felicissima. Mi unisco a te,inoltre nella preghiera per il tuo angioletto che vi guarda e sostiene dall’alto,soprattutto il suo piccolo fratellino e i suoi genitori. Comunque sii sempre tranquilla che è nelle mani del Signore.

Ogni giorno le difficoltà da affrontare sono numerosissime ma nulla sarà mai difficile e doloroso quanto la perdita di una vita, il fermarsi di un cuore tanto piccolo quanto innocente. L’aborto segna definitivamente l’animo, sia di chi lo vive volontariamente sia di chi suo malgrado deve accettarlo.Per quanto possa sembrare difficile superare questo ostacolo, occorre pensare che qualsiasi anima, anche la più piccola è sotto l’ala protettrice di Dio, che ci dà anche la forza di vivere nonostante tristezza o rimorsi

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