Giornalismo a scuola

Dalle pagine del giornalino scolastico a quelle di una vera e propria testata giornalistica

giornale

di Elisabetta Cafaro

Per il blog “Grazie prof!” la parabola di Roberto Ler, ex alunno, oggi giornalista di professione. “Quel giornalino scolastico ce l’ho ancora conservato come il più prezioso oggetto della mia storia”.

“Ciao prof, nella mia vita non avevo mai sognato di diventare un giornalista. Adoravo andarmene in giro con mio padre sui bus di linea. Da bambino mi vedevo poliziotto, commerciante, autista di autobus, ma giornalista proprio no. Durante le scuole superiori però qualcosa è cambiato. Fu la sua proposta di dar vita ad un giornalino scolastico che regalò a noi giovanissimi nuovi entusiasmi, tanta fiducia e tanta gioia. Ricordo che ognuno di noi in classe si esercitava a scrivere qualcosa. Quel giornalino scolastico ce l’ho ancora conservato come il più prezioso oggetto della mia storia.

Ho iniziato a scrivere per la gioia di esternare i miei sentimenti. Li mettevo giù sulla pagina bianca e ogni volta riscoprivo una forza nuova dentro di me: la capacità di osservare le cose, di raccontare il mondo. Chi di noi nel periodo adolescenziale non ha mai sognato di cambiare il mondo? Tra tutti gli strumenti che l’uomo ha a disposizione la penna è più potente di una spada. Oggi sono un giornalista! E in parte devo ringraziare anche quell’esperienza.

In questo lavoro bisogna ascoltare oltre che parlare. Ascoltare le esigenze e le necessità della gente, rispettare la dignità di ogni essere umano in qualsiasi circostanza della vita, essere testimone dell’attività quotidiana dell’uomo e fornire un’informazione che non si pieghi mai a condizioni ideologiche o a compromessi di potere.

Il mio percorso per diventare un giornalista è iniziato con l’iscrizione all’Ordine Nazionale dei Giornalisti. Per ottenere il tesserino bisogna fare due anni di praticantato presso un quotidiano cartaceo oppure online. Dopo aver inviato varie richieste di collaborazione, ho cominciato a scrivere per il quotidiano “Cronache del Mezzogiorno”. È stata un’esperienza faticosa, stressante, ma allo stesso tempo bellissima perché mi ha consentito di instaurare rapporti personali e istituzionali fino a quel momento impensabili.

Due anni e mezzo davvero indimenticabili che sono terminati quando un’altra testata giornalistica, “Il Mattino”, mi ha dato la possibilità di fare il cosiddetto “salto di qualità”. Da quattro anni sono un collaboratore di politica per la redazione salernitana del più grande quotidiano del Mezzogiorno. E da più di tre anni, anche di una testata online della provincia di Salerno, “Salernotoday”.

Che dire in tutto questo se non: “Grazie prof!”. In fondo la mia carriera è cominciata lì, tra i banchi di scuola. Il giornalismo, ovvero la parola scritta, detta, raffigurata è un lavoro che impegna l’intelligenza e svolge un ruolo di vasta portata nell’orientamento della mentalità e della coscienza individuale e collettiva. Pertanto richiede doti non comuni di perspicacia, di equilibrio, di sensibilità, unitamente ad un profondo senso di responsabilità. La professione giornalistica deve essere intesa come una missione di informazione e di formazione della pubblica opinione, alla cui origine si situa una spinta fortemente interiore, che potremmo chiamare vocazione. Chi sceglie la professione di informatore, deve costruire ponti che uniscono e non mura che dividono.




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2 risposte su “Dalle pagine del giornalino scolastico a quelle di una vera e propria testata giornalistica”

L’esperienza vissuta da Roberto è molto simile a quella che sto vivendo io. Scrivere per il giornalino scolastico è diventata una vera e propria passione inaspettata. Sarebbe meraviglioso seguire un percorso come il tuo… Un piccolo sogno nel cassetto che spero in futuro si avveri! Grazie di cuore anche da parte mia, professoressa carissima e a Punto Famiglia!

Ciao Roberto, ho letto attentamente la tua bellissima esperienza sul giornalismo e ti faccio i miei migliori complimenti perché sei uno di pochi ragazzi che capisce l’importanza sull’oggi. Devo dirti,sai,che in questi 2 anni che sto conoscendo (oltre come insegnante), come una mia amica maggiore la prof.ssa Cafaro, anche io mi sono appassionata al mondo del giornale ed é per questo che io la ringrazio sempre perché mi trasmette sempre molta fiducia e mi fa sentire sempre una studentessa soddisfatta di quello che fa. Sono esperienze, bellissime per noi ragazzi, dove in questa realtà puoi conoscere il mondo,osservarlo,scoprirlo.Come mio futuro mestiere spero di essere una receptionist o un hostess però ci sto pensando perché dopo il quinto anno vorrei inscrivermi all’università nella facoltà di scienze degli alimenti o semplicemente settore ” lingue”.Sono una ragazza che adora conoscere il mondo, ama conoscere i problemi delle persone ed aiutarle(cercare anche di farle sentire felici,libere e ci provo anche attraverso i social),questo perché molte volte non le riesco a vedere perché sono fuori Campania o abitano troppo lontane da me. Io amo il dialogo,la conversazione faccia a faccia perché solo così ci si sente un po’ più protetti ed anche perché possiamo percepire se quell’individuo si riferisce con l’anima o solo con la mente. E’ importante, infine che quando ci si fa una determinata azione la si fa con tutta la voglia e la passione,perché,ricorda, che quando non c’è passione è come se avessi fatto la metà del tuo dovere.Ti saluto affettuosamente.

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