16 novembre 2017

16 Novembre 2017

Un cristianesimo senza sacrificio

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 17,20-25)
In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».

Il commento

Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli” (17,23). Non è facile riconoscere la voce di Dio perché la sua Parola è molto diversa dalle nostre attese, anche quelle apparentemente più legittime. L’antico profeta ricordava che i nostri pensieri non corrispondono affatto a quelli di Dio (Is 55,8). Un ammonimento che troppo spesso dimentichiamo. Solo chi accetta di smorzare le voci della carne può mettersi in ascolto di Dio. La fatica del discernimento è resa ancora più gravosa dal fatto che lungo gli anni ci imbattiamo in altre voci che indicano con sicurezza la strada: “Eccolo là” (17,23). Si tratta di illusioni o di menzogne messe in campo dal maligno che cerca così di seminare divisioni nel popolo di Dio. Gesù offre un chiaro criterio di discernimento: “è necessario [deîche egli soffra molto” (17,25). Parla di se stesso, il Regno che lui annuncia passa attraverso la croce. Non si tratta di una remota eventualità ma di una misteriosa necessità. Se questa è la via che Lui deve percorrere, come possiamo pensare che non sia la stessa anche dei discepoli? Quelle proposte seducenti che vogliono presentare un cristianesimo meno rigoroso e più adatto ai tempi, quelle che con la scusa dei diritti dimenticano i doveri… insomma, quelle che vogliono annullare la croce di Cristo, ci conducono fuori strada.

Ritorniamo alla sapienza dei Padri, quella che Paolo VI ha saputo custodire e annunciare con rigorosa fedeltà: “nella interpretazione del Vangelo quante volte si cerca di eliminare le pagine della Passione di Gesù per cogliere dal Libro divino soltanto quel che può rendere bella, serena, poetica, lirica, splendida la vita […] si affaccia la tentazione di considerare facile il cristianesimo, di accoglierlo nei suoi conforti, ma senza alcun sacrificio, cercando di renderlo conformista a tutti gli agi abituali del vivere mondano. Non è così! non deve essere così! […] il cristianesimo non può essere esonerato dalla croce (Paolo VI, Omelia, 8 aprile 1966).



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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