Unioni civili

Dopo le unioni civili, a cosa punta ora la Cirinnà?

di Gabriele Soliani

«Chiediamoci quando questo Paese sarà pronto a parlare di gestazione per altri senza pregiudizi». Se lo domanda la senatrice Monica Cirinnà, che ora guarda all’adozione per tutti, anche per le coppie omo e al matrimonio egualitario. Ma come la pensa veramente la gente su questi temi?

In una lunga intervista per Io Donna del Corriere della Sera del 18 ottobre, il giornalista Massimiliano Jattoni Dall’Asén, sottolinea con insistenza alla senatrice Monica Cirinnà il suo ruolo nella legge sulle unioni civili del governo Renzi. La Cirinnà dice che la legge la si deve soprattutto alla caparbietà di cinque donne: lei, Maria Elena Boschi, la Fedeli (attuale ministro del MIUR), Micaela Campana e Sesa Amici. Dopo aver reso l’onore delle armi a Renzi per il suo coraggio, la Cirinnà liquida con poco garbo le suore francesi della scuola dove ha fatto le primarie, a suo dire persone “chiuse” in “anni bui”. La vera libertà l’ha acquistata quando riuscì ”a liberarsi da quell’incidente”, si iscrisse al liceo classico Tacito dove, come insegnante di filosofia, ebbe una donna di una genialità assoluta, libera e super laica. “Se sono ciò che sono” dice la Cirinnà ”è anche grazie al suo insegnamento”. Ora la Cirinnà non è più renziana. Alla domanda sul rapporto burrascoso con alcune femministe della vecchia guardia la Cirinnà dice che “quelle sono femministe delle caverne, ferme al Wilma dammi la clava”.

«Io sono stata svezzata dalle grandi femministe storiche, con le quali ho avuto rapporti costanti – sottolinea la senatrice – appena entri in un collettivo femminista ti viene subito insegnato che “il corpo è mio e lo gestisco io”, che “sono io l’unica che può decidere se abortire o no” (dunque una specie di lavaggio del cervello, diciamo noi). Nel momento però in cui decido un percorso diverso per il mio utero, improvvisamente non è più mio e sono loro che devono decidere per me? Alle femministe da caverna va bene se faccio un figlio per mia sorella o per un’amica, ma guai se aiuto a diventare genitore mio fratello o una coppia di uomini. Pensare che l’omogenitorialità cancelli il ruolo della donna è assurdo. Mi rifiuto di pensare che il nostro ruolo nella società sia segnato dal nostro utero. Io amo come miei i quattro figli di mio marito, eppure non li ho partoriti. Superiamo l’idea che una donna sia completa solo se ha partorito. Lasciamo perdere questa minoranza di femministe e chiediamoci invece quando questo Paese sarà pronto a parlare di GPA senza pregiudizi ideologici».

La GPA sarebbe la Gestazione per altri, vietata dal Parlamento europeo e accettata solo in 15 Stati nel mondo. La prossima battaglia? Eccola: quella per lo Ius Soli. «Secondo me, – dice la senatrice Cirinnà, – ce la facciamo a vincerla, ma il Pd deve avere coraggio, portarla in aula e vedremo chi non la vota. È meglio farla bocciare dall’Aula, una legge così, piuttosto che essere pavidi e scegliere di non rischiare. Il Pd è forte quando sfida. Lo abbiamo visto con le unioni civili». E come ultima perla ecco il vero obiettivo, coltivato da tempo: «Poi, col nuovo parlamento, toccherà all’adozione per tutti e il matrimonio egualitario. Ma non è scontato che io venga rieletta. Noi non renziani rischiamo l’osso del collo perché nessuno ci blinda. Correrò e me la giocherò tutta, come sempre. Con i cattodem a gufarmela…».

In questo senso la Cancelliera Merkel ha fatto scuola perché dopo dieci anni di unioni civili la Germania è passata, con soli 38 minuti di discussione al Parlamento e con i voti dei cattolici, al matrimonio omosessuale. Ma la Merkel ha ingannato i suoi elettori perché il suo precedente programma di governo non prevedeva il matrimonio omosex. Con un colpo di mano e senza il consenso degli elettori ha cercato di essere rieletta. Le urne però l’hanno pesantemente punita. Il popolo non è per il matrimonio omosex, ma i suoi rappresentanti (ben pagati) riescono sempre a imporglielo sottobanco, e così pensa di fare ancora la Cirinnà.




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2 risposte su “Dopo le unioni civili, a cosa punta ora la Cirinnà?”

Secondo quale logica il matrimonio egualitario approvato in Germania avrebbe penalizzato la Merkel? Secondo quali statistiche gli italiani non sono pronti per il matrimonio egualitario?
Signori, le unioni civili sono il minimo per dare uguali diritti a persone che fino ad ora non ne avevano. Perché due persone dello stesso sesso non dovrebbero avere uguali diritti? Una risposta valida e laica. Guardate la realtà: non tutti sono credenti.
Io personalmente sono credente e omosessuale. Ho un compagno da 9 anni con il quale condivido gioie e dolori, amici, festività, nonni, sorelle, nipotini. Siamo una famiglia. Io e lui. Non ritenete che abbia dignità di esserlo? Nessuno qui chiede di sposarsi in chiesa. Qui si chiede semplicemente di poter essere considerati cittadini come gli altri. Stessi diritti. Non uno di meno. È la fede che mi hanno insegnato i miei genitori: amare anche il diverso. Arrivederci.

Purtroppo siamo in una situazione culturale talmente frivola e delinquente che i ragionamenti logici non hanno più la forza di convincere. La cosa che più fa pensare è che una parte consistente di cattolici, che dovrebbero sapere bene come é fatto l’uomo e a quale destino tende per natura, hanno deciso per il silenzio, acconsentendo il dominio della banalità, sperando così di salvare il salvabile. Talmente silenti da peccare pesantemente di omissione. Come cittadini dobbiamo fare di tutto per mettere in guardia da persone deleterie come le varie Cirinnà di diverse denominazioni e dei programmi elettorali che le sostengono. Ma come cattolici non demordiamo, perché a noi è stato dato il compito di salvare l’Uomo e il suo destino.

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