Maternità

Di mamma ce n’è una sola? Assolutamente sì!

maternità, bambino, gioia

di Gabriele Soliani

L’amore materno nei primi mesi di vita crea una barriera anti-stress e può arrivare a prevenire disturbi come la depressione. A dirlo è la scienza, ma oggi molti sostengono che un bambino può crescere bene anche senza la madre. Ne siamo proprio sicuri?

L’antico detto “di mamma ce n’è una sola” pare subire colpi bassi, ma resta ancora uno dei concetti più rassicuranti e colmo di affetti.

Lo sa bene la donna che porta nel mondo il figlio, e ogni figlio è “unico” per la madre. Lo sa bene il figlio appena si rende conto che lui, o lei, era nella “pancia” della mamma prima di venire al mondo. Lo sa bene l’uomo – marito che ha partecipato all’evento. E lo sa bene chi la mamma non ce l’ha più. La donna che porta in grembo il figlio stabilisce con lui uno scambio fisico attraverso la placenta, e psicologico per mezzo dei sentimenti che prova per lui. I ventitré cromosomi dell’ovulo si fondono con quelli paterni ma rimarranno per sempre nel Dna del figlio, ed oggi con le tecniche scientifiche è possibile riconoscere la paternità e la maternità a partire da poche cellule. Anche cellule del figlio, passate attraverso la placenta, rimarranno per sempre nella madre. Una madre guarda negli occhi il figlio in un modo che nessun altro può fare e lui sente su di sé questa attenzione, che sa distinguere da tutte le altre.

Dall’esperienza quotidiana sappiamo che le cure materne nei primi mesi di vita sono fondamentali. Ora anche gli studi di neuro psico farmacologia confermano che l’amore della madre crea una barriera antistress. Questo atteggiamento è capace di cambiare l’attività del Dna dei neuroni dello stress, cioè di quelle cellule nervose che rilasciano molecole (ormoni) in risposta a stimoli stressanti.  Il beneficio delle attenzioni materne è emerso da uno studio di Tallie Baram della University of California a Irvine. Lo studio offre una prima spiegazione diretta a livello molecolare di come l’amore materno nei primi mesi di vita influenzi il futuro del bambino, rendendolo più o meno vulnerabile a eventi stressanti e più o meno suscettibile a disturbi dell’umore quali la depressione.

Le coppie omosessuali di due uomini, che ora si impegnano per essere considerate simili a quelle eterosessuali, che “vogliono” un figlio e ne chiedono il riconoscimento come “genitori” (con la spinta di qualche tribunale che esula dai suoi compiti) non offrono al bambino ciò di cui ha diritto. Di mamma ce n’è una sola.




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2 risposte su “Di mamma ce n’è una sola? Assolutamente sì!”

Concordo pienamente. Nessun uomo,per quanto sensibile e amorevole, potrà mai sostituirsi all’amore e alla dolcezza di una madre! È una forma di crudeltà privare un bambino della sua mamma!

io ho un fratello che è figlio solo di mio padre ma non di mia madre..sua madre lo ha abbandonato a nostro padre(che intanto aveva incontrato mia madre) per fare la bella vita, salvo ritornare quando aveva 17 anni per riprenderselo.. e lui ha scelto di andare con lei e lasciare noi…ormai ha quasi 45 anni e sta con la madre che ha anche problemi di depressione e mentali e quindi la accudisce.. la mamma è la mamma anche quando si comporta male, e anche se trovi un’altra “mamma” sostitutiva che ti guida e ti vuole bene(lui ha sempre riconosciuto che mia madre lo ha preso con se come un figlio e oltretutto in anni in cui i divorzi erano una vergogna per la famiglia..). figuriamoci quando due uomini ti strappano ad una mamma…

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