13 gennaio 2018

13 Gennaio 2018

Non ci sono trattative

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 2,13-17)
In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».

Il commento

Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: Seguimi” (2,14). Ci pare di vedere questo Gesù che cammina, con il passo veloce, lungo le strade di Cafarnao. E chissà quante volte ha visto Levi, seduto al suo banco di lavoro. Quel giorno si ferma, lo guarda con attenzione e gli lancia una sfida: “Seguimi”. Il tono è imperativo, in queste parole c’è un’autorità e una forza, un’assolutezza che non ammette repliche. E tuttavia, rimane solo una proposta che interpella ma non scalfisce la libertà, l’uomo può accogliere o rifiutare ma non può porre condizioni, avanzare obiezioni o aprire una trattativa. Chi accetta di seguirlo non può pretendere di continuare a vivere come prima, deve essere pronto a cambiare tutto. È questo lo stile di Dio: parla con autorità ma lascia all’uomo tutta la sua  libertà. In quella parola, che sintetizza la chiamata, vi è il motivo e anche il contenuto della vocazione: è Gesù. È Lui che chiama e affascina, ed è Lui che seguiamo. Non ci sono, non ci devono essere altri motivi. “Seguimi” è una parola che travalica i secoli, s’incarna in ogni tempo: quanti uomini e donne hanno sentito lo stesso appello ed hanno risposto con la stessa immediatezza di Levi, stupiti anch’essi di quel sì che hanno detto senza capire.

Chiamando Levi Gesù sa bene di attirare le critiche non solo dei benpensanti ma anche della gente semplice che fatica a comprendere perché accogliere tra i discepoli un uomo come Levi che appartiene alla categoria dei pubblici peccatori. Fino a quel momento egli ha incontrato il favore popolare, un successo immediato e abbagliante. Questa scelta non solo conferma l’opposizione dei farisei ma suscita qualche legittima perplessità tra la gente.

Padre santo, il Vangelo di oggi ci ricorda che il tuo amore non si ferma alle apparenze ma sa leggere il desiderio di bene presente anche nei cuori più induriti. Dona anche a noi uno sguardo di amore capace di scuotere la coscienza e far emergere tutto il bene che Tu hai seminato in ogni uomo.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.