Pet friendly

Italiani un popolo pet friendly, ma guai a parlare di famiglia e di figli: troppo costosi

a cura della Redazione

1.848 milioni di euro è quanto si è speso per i prodotti alimentari degli animali da compagnia per l’anno 2015 nonostante la crisi. Per contro l’Italia rimane il Paese in Europa con il più basso tasso di natalità, e uno dei più alti tassi di disoccupazione giovanile cosa che impedisce di sposarsi e di fare figli.

I soldi non sono mai abbastanza per mettere su famiglia, né per mantenere un bambino, ma quando si parla di un amico a quattro zampe le cose cambiano. Secondo una recente indagine nelle famiglie, infatti, sono presenti circa 60 milioni di animali. Il mercato dei prodotti per l’alimentazione e la cura degli animali da compagnia in Italia continua a presentare dinamiche positive. In Italia nel 2015, il mercato dei prodotti per l’alimentazione degli animali da compagnia ha chiuso con un giro d’affari di 1.848 milioni di euro. Il principale segmento, quello costituito dagli alimenti per cani e gatti, vale 1.830 milioni di euro e quello degli altri animali 18 milioni di euro.

Cani, gatti, pesciolini variopinti con acquari spesso costosi, ma anche uccellini e animali esotici, insomma gli amici pelosi sono sempre di più al centro dell’interesse degli italiani e costituiscono per molti un rimedio alla solitudine.

Va peggio per i bambini. In Italia il tasso di natalità ha raggiunto una soglia minima pericolosa al punto che alcuni hanno parlato di una vera e propria apocalisse demografica. Secondo il report “Natalità e fecondità della popolazione residente” dell’Istat, nel 2016 sono stati iscritti all’anagrafe 473.438 nuovi nati, oltre 12 mila bambini in meno rispetto al 2015. Nell’arco di 8 anni (dal 2008 al 2016) le nascite sono diminuite di oltre 100 mila unità. La ragione? Non c’è lavoro, non ci sono soldi e i figli costano.

Stessa cosa vale per il tasso di disoccupazione giovanile sempre l’Istat ci dice che a settembre il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani senza lavoro sul totale di quelli occupati e disoccupati, è pari al 35,7%, in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto al mese precedente.

Aumentano i giovani disoccupati, aumentano gli inattivi, c’è da chiedersi come si fa a spendere tanti soldi per la cura di cani e gatti?




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