Briciole di Vangelo - Tempo di Pasqua

1 aprile 2018

1 Aprile 2018

L’amen di Dio

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 16,1-7)
Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salòme comprarono oli aromatici per andare a ungerlo. Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole. Dicevano tra loro: «Chi ci farà rotolare via la pietra dall’ingresso del sepolcro?». Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande.
Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano posto. Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: “Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto”».

Il commento

Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui” (16,6). Quando vanno al sepolcro le donne trovano una tomba vuota. Un fatto che non sono in grado di spiegare. L’annuncio della resurrezione non è fabbricato dagli uomini e non è frutto di ragionamenti ma scaturisce da una parola che viene dal Cielo. La bella notizia è affidata all’angelo, rappresentato come un giovane vestito di bianco (16,5). Nel luogo dove tutto ha l’odore della morte, le donne incontrano una creatura che ha il profumo della vita e comunica parole di vita. Qualcosa di nuovo era accaduto, qualcosa di radicalmente nuovo che nessuno poteva neppure lontanamente immaginare. La resurrezione rappresenta il primo giorno di una storia nuova, l’inizio di una vicenda in cui il dolore non è più un laccio che incatena, la morte non è più il vuoto che inghiotte ogni speranza. La resurrezione segna l’inizio di una storia in cui amore, gioia e speranza diventano parole decisive. Una storia segnata dalla presenza amorevole di Dio. “Non è più qui” dice l’angelo. È già in cammino lungo tutti i sentieri della storia per seminare ovunque gocce di vita. La Pasqua è l’amen di Dio, il sì definitivo, l’alleanza che nessuno può spezzare. Nella storia della salvezza possiamo segnare diverse tappe: Noè, Abramo, Mosè, i profeti. In ciascuna di esse appare la fedeltà di Dio. In Cristo il patto assume la sua definitività. La Pasqua è per noi il segno di questa fedeltà, è come se Dio dicesse: “Puoi contare su di me. Oggi e per sempre”. È questa la parola della Pasqua che deve risuonare in tutta la sua forza. Cristo dona la capacità di amare, non per un giorno solo né per un certo tempo. Il suo amore è per sempre. E dona la possibilità di vivere per sempre. Come possiamo tenere per noi una notizia così bella? È ora di partire per portare nella storia quotidiana quella straordinaria energia di vita che abbiamo ricevuto. Oggi chiediamo la grazia di fare dell’incontro eucaristico il punto di partenza di un’avventura che abbraccia tutta la vita.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.