Il Portogallo vota no all’eutanasia

Portogallo

Il Parlamento portoghese ha bocciato i quattro progetti per la legalizzazione dell’eutanasia e del suicidio assistito. Gli striscioni dei manifestanti: “Viva la vita, no alla morte”.

Portogallo – Il Parlamento ha detto no ai quattro progetti per la legalizzazione dell’eutanasia e del suicidio assistito proposti dai partiti della sinistra (che appoggiano il governo), anche se con un margine ridotto. Con 116 voti contro, 102 a favore e 11 astenuti è stata bocciata la proposta del partito ambientalista “Pan”; con 117 contro e 104 a favore e 8 astenuti il progetto “Be” della sinistra radicale; mentre la normativa dei verdi del “Pev” e quella del partito socialista “Ps” hanno raccolto rispettivamente 117 voti contro, 101 a favore e 8 astenuti; 115 voti contro, 110 a favore e 4 astenuti.

Sono stati determinati i voti della formazione di ispirazione cristiana che aveva lasciato liberi i suoi parlamentari di scegliere secondo coscienza. La decisione del Parlamento incontra l’appello lanciato dal Patriarca cattolico di Lisbona Manuel Clemente, che lunedì, dopo un’altra notte di veglie e manifestazioni pacifiche organizzate dalle comunità interreligiose, ha invitato i deputati “a tener conto del fatto che la società si è espressa insistentemente per il no alla legalizzazione dell’eutanasia”.

Poche ore prima del dibattito, centinaia di persone contrarie all’approvazione della legge hanno manifestato davanti al Parlamento con striscioni sui quali era scritto: “Viva la vita, no alla morte”. Alla vigilia del voto, la Conferenza episcopale portoghese ha distribuito 1,5 milioni di volantini spiegando la sua posizione contraria all’eutanasia, e che “la vita non può essere considerata un oggetto di uso personale”.

“È stata una vittoria della vita, più che della Chiesa. – Ha dichiarato al Sir don António Martins, docente di antropologia all’Università cattolica di Lisbona – Erano in discussione due proposte antropologiche e di concezione della vita opposte: una profondamente individualista, in cui ciascuno è padrone assoluto della propria esistenza e può farne quello che vuole; e un’altra che intende la vita come un dono per gli altri che si comprende soltanto nell’ottica della condivisione”.

“Il dibattito, che dura da due anni, ha spaccato la società portoghese e certamente i partiti torneranno all’attacco con questa proposta”. Per don Martins, “il dibattito parlamentare è stato di alto livello, non uno scontro tra destra e sinistra ma un confronto sui valori fondamentali che è stato utile per la società”.




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