consacrati

“Grazie a tutti i consacrati e le consacrate del mondo”

di Sabrina D’Anna

Sabrina ha undici anni e ha scritto per noi questa bellissima lettera sul suo incontro con Gesù e con una comunità di consacrati. Le sue parole semplici e piene di gioia ci ricordano di guardare il mondo ogni giorno con stupore proprio come fa un bambino, ma ci ricorda anche la responsabilità di noi adulti nel consegnare la fede alle nuove generazioni.

Mi chiamo Sabrina e ho undici anni. Appena l’anno scorso, il diciotto giugno, il giorno del Corpus Domini ho fatto la prima comunione. Sembrava un giorno di festa come tanti altri, la sveglia presto, il parrucchiere, i dolcini e i confetti ma quando i miei genitori mi hanno aiutato ad indossare la veste battesimale, ho capito che non era una festa come tante. Stavo per incontrare Gesù che si nasconde in quel piccolo pezzo di pane. Era un momento importante, di quelli che non dimentichi più e io mi sentivo accompagnata da tutta la mia famiglia. I miei genitori e la mia sorellina pregavano mentre mi aiutavano nella vestizione, ricordavano il battesimo e chiedevano che io potessi incontrare il Signore nel modo più puro possibile. Il momento più emozionante è stato quello in cui ho preso Gesù per la prima volta. Prima di quel giorno avevo sempre visto i miei genitori prendere l’eucarestia insieme mano nella mano, subito dopo mamma mi dava un bacio e mi diceva sempre: “Ecco il bacio di Gesù” e poi si metteva a pregare. Mi ero sempre chiesta che sapore aveva, che cosa stavano provando i miei genitori mentre stavano zitti a pregare. Loro fanno parte della Fraternità di Emmaus, e anche io ho intrapreso il mio percorso nella stessa comunità all’età di dieci anni.

Da poco tempo ho iniziato a frequentare anche la Comunità orante Samuel. Che cos’è? Un gruppo dove si prega per le vocazioni. Il mio primo incontro nella Comunità Samuel si è svolto nell’Oasi San Giuseppe, la casa dove il custode della Fraternità, don Silvio, vive insieme ad altri consacrati e li prepara a svolgere la loro missione nella Chiesa e nel mondo. I consacrati che ho conosciuto io sono Elodie, Marc, Leonid e Andrea che nel gruppo Samuel svolge la funzione di catechista insieme a Marco e Luigia una coppia di sposi. Fin dal primo momento ho sentito subito una bella accoglienza. Sembravano tutti molto felici del mio arrivo. L’incontro è stato suddiviso in due parti, appena arrivati davanti alla chiesa di Pompei ho fatto subito conoscenza con gli altri bambini della comunità, tutti della mia età. Dopo siamo andati a recitare tre Ave o Maria nella cappella Bartolo Longo. Poi siamo andati nell’Oasi San Giuseppe dove ci aspettava una gustosa merenda preparata da Elodie, a base di merendine, una bibita speciale, acqua, succo e pop corn. Dopo aver mangiato siamo andati nell’immenso giardino, tutto ricoperto di magnifici fiori ognuno di un colore ed un profumo diverso dall’altro, un giardino con erba bassa e verde sotto un cielo azzurro e bellissimo. Dopo esserci messi in un angolo piacevole e rilassante del giardino, sono stata presentata alla comunità e ho ascoltato le testimonianze di quelli che partecipavano da più tempo di me. Alla fine abbiamo recitato il Rosario insieme affidando alla Vergine Maria con un canto in francese tutti i consacrati e le consacrate dell’universo.

È stato un momento molto importante per me, perché ho scoperto un mondo nuovo quello dei religiosi, i sacerdoti, le suore, i frati. Hanno giornate sempre piene di impegni di preghiera, fanno le lodi al mattino, partecipano a Messa ogni giorno e fanno tutto con un sorriso. È stato solo il mio primo incontro nel gruppo Samuel, ma volete sapere cosa ho capito? Che per loro questo non è un lavoro ma un donarsi. Si donano a noi per portarci Gesù e senza di loro la Chiesa sarebbe più povera. Quindi grazie, grazie a tutti i consacrati e le consacrate del mondo.




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