Amore sponsale

La Via Amoris, un’occasione di grazia

coppia

di Ida Giangrande

Dodici luglio la Chiesa celebra la Festa liturgica dei santi Luigi e Zelia Martin. Cuore di questo tempo sarà la Via Amoris. Cos’è, come è nata e come sarà strutturata? Lo abbiamo chiesto ad Anna e Salvatore, responsabili del Centro di spiritualità Luigi e Zelia Martin in Angri (SA).

Da dove nasce l’idea di una liturgia come Via Amoris?

È un’occasione per celebrare la Festa dei santi Luigi e Zelia Martin, un tempo di grazia per le famiglie. Ogni giorno sono tantissimi gli sposi che affidano alla Cappella Ss. Martin le loro intenzioni di preghiera. A guardarle dall’alto sembra di vedere un puzzle con tutte le varie sfaccettature dell’amore coniugale da quello appena sbocciato a quello ferito, dalle famiglie che vivono il tempo della gioia a quelle che invece vivono il tempo del dolore. La Via Amoris è un percorso spirituale che tende a voler riscoprire l’amore come vocazione, come dono che viene dall’alto, ma anche come cammino affascinante non privo di difficoltà. L’anno scorso è stata un’esperienza particolarmente esaltante che ha visto la partecipazione di circa 60 coppie, quest’anno sono 80 di cui 20 coppie di fidanzati e 60 di sposi. Gran parte di loro hanno vissuto già l’esperienza l’anno trascorso e hanno voluto ripeterla: per noi è una conferma che lo Spirito Santo si serve di questo evento per poter rivestire di grazia la vita delle coppie cristiane.

Nello specifico qual è il format che segue la Via Amoris?

L’appuntamento è nella Cittadella della Carità ad Angri, in provincia di Salerno, sabato 14 Luglio alle ore 19.00. Qui le coppie si separeranno: può sembrare una cosa brutta, in realtà è solo quando l’altro è lontano che sperimenti la sua importanza. Accompagneremo gli uomini e le donne separatamente in due Santuari vicini che già l’anno scorso hanno dato la loro disponibilità e quest’anno hanno confermato la collaborazione. Nello specifico sono il Santuario di Madonna dei Bagni di Scafati (Sa) e quello di Sant’Alfonso Maria De’ Liguori di Pagani (Sa). Gli sposi avranno modo di riflettere sulla testimonianza di Luigi e Zelia e subito dopo chiederemo a ciascuno di ritagliarsi un piccolo spazio di silenzio in cui poter scrivere una breve lettera alla propria sposa e viceversa. Siamo poco abituati a comunicarci l’amore, tra messaggi estemporanei facilitati anche dalle nuove tecnologie e il tran tran quotidiano spesso finiamo col dare per scontati i sentimenti. Invece anche il Santo Padre Francesco ci ricorda che è necessario raccontarci l’amore e imparare a farlo. Luigi e Zelia sono testimoni di questo attraverso le lettere che si sono scambiati nel corso della loro storia. Subito dopo quindi gli sposi e le spose inizieranno il pellegrinaggio a piedi verso la Cappella Martin, durante il quale reciteranno appunto la Via Amoris.

Leggi anche:Camminate nell’amore. Come fare della vita coniugale un pellegrinaggio

Che vuol dire “recitate la Via Amoris”?

Vuol dire ripercorre tappa per tappa il cammino dell’amore. Ogni momento è accompagnato da un passo della Parola, sorgente di vita a cui segue uno stralcio tratto dall’Amoris laetitia, l’Esortazione post-sinodale scritta da papa Francesco, poi un riferimento tratto dalla vita di Luigi e Zelia. Sono quattordici tappe e ogni tappa è accompagnata da un’intenzione di preghiera. Giunti alla Cittadella della Carità vivremo insieme, nello cortile antistante, l’ultima tappa che riguarda la chiamata alla santità poi l’incontro degli sposi che avverrà sotto un arco fiorito. In quel momento essi si scambieranno le lettere che si sono scritti durante la meditazione, come segno che l’unità si costruisce soprattutto a partire dal dialogo e dalla condivisione. Insieme poi varcheranno la porta della Cappella dove sono custodite le preziose reliquie dei Santi Martin, e si inchineranno davanti all’altare dal quale è sgorgato lo Spirito che li ha resi una sola cosa. Ad accoglierli sarà don Silvio Longobardi, custode della Fraternità di Emmaus e esperto di pastorale familiare e di spiritualità coniugale. Durante il Santo Rosario, ci sarà la possibilità di confessarsi e poi via con la celebrazione eucaristica fulcro di tutta la liturgia che avrà inizio alle ore 23, per riecheggiare l’ora in cui Luigi e Zelia, esattamente 160 anni fa, si unirono nel sacro vincolo del matrimonio. Una celebrazione speciale che vedrà il rinnovo delle promesse coniugali e una speciale benedizione per coloro che si stanno preparando al matrimonio.

Ci sono due importanti novità quest’anno…

Sì, innanzitutto la presenza di un gruppo di giovani che durante il pellegrinaggio, affiderà a Dio per intercessione di Luigi e Zelia Martin, il desiderio di trovare l’amore. E poi la presenza di un gruppo di seminaristi in formazione con noi già dallo scorso 6 luglio. Mi piace sottolineare questa presenza, perché come, l’esperienza delle famiglie della Fraternità insegna, la reciprocità vocazionale è una cosa importantissima nella Chiesa. I sacerdoti devono affiancare gli sposi e gli sposi devo affiancare i sacerdoti nel comune compito di annunciare il Vangelo. Per farlo è necessario conoscersi e intrecciare le due vocazioni.

Leggi anche: Seminaristi alla scuola degli sposi

Come proseguiranno i festeggiamenti?

Dopo la Santa Messa, vivremo insieme un momento di festa, una cena che sottolinei il banchetto nuziale. Vorrei qui sottolineare un passaggio importante. La proposta della Via Amoris non è un momento velato di romanticismo come si può credere, si tratta innanzitutto di una proposta spirituale, in cui gli sposi sono chiamati a comprendere che il loro amore è un dono, un cammino di scoperta e un dialogo con Dio. Possiamo dire con estreme certezza, che si tratta di una preziosa occasione di annuncio è come dire alle coppie di sposi: “Fermatevi, Dio ha qualcosa da dirvi”.

Come è possibile partecipare?

È necessario iscriversi per una questione puramente organizzativa. Chi vuole farlo può scrivere a info@chiesamartin.it e lasciare nome, cognome, provenienza e numero di telefono. Chi volesse invece partecipare solo alla celebrazione eucaristica, prevista per le ore 23.00, potrà farlo liberamente.




Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.