15 settembre 2018

15 Settembre 2018

Virgo fidelis

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 19,25-27)
In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé..

Il commento

Stavano presso la croce di Gesù sua madre” (19,25). Oggi contempliamo la scena drammatica della croce e, tuttavia, il racconto evangelico è soffuso di dolcezza perché è dominato dall’amore. La croce non appare come la fine ma come l’inizio, non si sente l’alito della morte ma il profumo della vita. La liturgia presenta Maria ai piedi della croce e c’invita a invocarla come Madre Addolorata. Ella certamente soffre fino al punto da poter dire con san Bernardo che vive un autentico martirio interiore. E tuttavia mi pace contemplare Maria come Virgo Fidelis, la Vergine Fedele. In effetti, in questa pagina ella è icona del discepolo che ha seguito Gesù e non si tira indietro dinanzi alla croce, anzi resta fedele fino in fondo. Siamo tutti bravi a incamminarci quando i primi raggi di sole annunciano il nuovo giorno ma quando la strada si fa ripida, quando il carico delle responsabilità diventa più pesante, quando l’orizzonte si oscura… è facile trovare una scusa per abbandonare l’impresa che abbiamo iniziato con tanto entusiasmo. La fedeltà è il vero sigillo della fede, manifesta che la fede non è un vago sentimento ma un patto ben radicato nel cuore. Solo chi è fedele diventa degno di fede, cioè una persona credibile. Tante volte la vita riserva situazioni o avvenimenti che costringono a ripensare tutto, a volte sono tali da mettere in crisi le convinzioni più profonde. In questo caso la fedeltà può nascere solo dalla certezza, tutta interiore, che anche in quella situazione dolorosa, Dio è all’opera, non ha voltato le spalle, anzi proprio quel momento egli sta scrivendo una storia nuova.

Maria resta ai piedi della croce perché una madre non abbandona il figlio, una madre ama e ama per sempre. Il segreto della fedeltà è dunque l’amore. Non l’amore di se stesso ma l’amore di chi cerca il bene degli altri, l’amore di chi pone tutto se stesso al servizio del Regno. Solo chi ama può custodire la fedeltà. “Innamòrati e non lo lascerai”, consiglia san Josemaria Escrivà (Cammino, 999). È questa la grazia che oggi chiediamo.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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