29 settembre 2018

29 Settembre 2018

Nel cammino della vita

di don Silvio Longobardi

Dal libro del profeta Daniele (Dn 7, 9-10.13-14)
Io continuavo a guardare,
quand’ecco furono collocati troni
e un vegliardo si assise.
La sua veste era candida come la neve
e i capelli del suo capo erano candidi come la lana;
il suo trono era come vampe di fuoco
con le ruote come fuoco ardente.
Un fiume di fuoco scorreva
e usciva dinanzi a lui,
mille migliaia lo servivano
e diecimila miriadi lo assistevano.
La corte sedette e i libri furono aperti. Guardando ancora nelle visioni notturne,
ecco venire con le nubi del cielo
uno simile a un figlio d’uomo;
giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui.
Gli furono dati potere, gloria e regno;
tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano:
il suo potere è un potere eterno,
che non finirà mai,
e il suo regno non sarà mai distrutto.

Il commento

Io continuavo a guardare, quand’ecco furono collocati troni e un vegliardo si assise” (7,9). I tre arcangeli richiamano le azioni fondamentali che Dio compie nella storia per condurre l’umanità alla pienezza. Michele è l’icona della battaglia che, dall’inizio dei tempi, Dio combatte contro il male e colui che semina odio. Gabriele custodisce il bene più prezioso perché annuncia quella Parola che si fa carne nel grembo di Maria e segna l’inizio della redenzione. Raffaele testimonia che Dio si prende cura dell’uomo, anima e corpo, ed è sempre pronto a sanare le ferite per restituire a ciascuno la sua dignità. Il cammino della vita è tortuoso, talvolta appare impraticabile, corriamo il rischio di fermarci a metà strada. Abbiamo bisogno che la Parola fortifichi la nostra intelligenza e illumini i nostri passi. Abbiamo bisogno della grazia dei sacramenti per vincere il male che si annida nel cuore e nelle pieghe della società. Abbiamo bisogno di una Chiesa che ci prenda per mano e ci conduca nei sentieri della vita fino all’incontro con Colui che siede sul trono. La vita è un faticoso pellegrinaggio che si conclude sulla santa montagna, dove tutto è rischiarato dalla presenza di Dio; ma può anche diventare un viaggio pericoloso che ci fa cadere negli abissi del male. Pretendere di trovare la strada da soli e/o di fare questo cammino senza l’aiuto che viene dal Cielo è una presunzione della modernità. Nessuna civiltà prima d’ora aveva teorizzato la possibilità di fare a meno di Dio. In questa situazione realmente drammatica il buon Dio non ci lascia soli anzi moltiplica i segni del suo amore per offrire a tutti l’aiuto necessario per compiere la difficile traversata della vita. Gli arcangeli che oggi celebriamo sono il segno della sua presenza amorevole che si traduce in un’ostinata volontà di Colui che vuole condurre tutti gli uomini alla salvezza (1Tm 2,4). Oggi chiediamo la grazia di affidarci all’intercessione dei santi arcangeli e di lasciarci accompagnare con sincera umiltà dalla Chiesa.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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