25 novembre 2018

25 Novembre 2018

Nelle mani di tutti

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 18,33b-37)
In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?». Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».

Il commento

Sei tu il re dei giudei?” (18,33). Il Vangelo di oggi presenta un dialogo: da una parte Pilato, colui che rappresenta l’impero romano, l’unica grande potenza di quel tempo; e dall’altra Gesù, umile segno del potere di Dio. È un’immagine emblematica: da una parte un uomo che esalta se stesso; e dall’altra un Dio che umilia se stesso. Un’icona sempre attuale, anche oggi ci sono due poteri che si scontrano: il potere dell’amore che si pone al servizio di tutti; e il potere del denaro che asservisce tutti. Nel corso della sua predicazione, Gesù ha sempre rifiutato titoli che potessero rendere equivoca la sua missione, a cominciare da quello di “Messia”. Si è presentato invece come il “Figlio dell’uomo”, il “Buon Pastore”, il “Maestro”. Nelle condizioni in cui si trova può accettare anche il titolo di re perché non è più soggetto ad alcun equivoco. Ora che si trova in catene, abbandonato da tutti, può dichiarare: “Tu lo dici: io sono re” (Gv 18,37). Non si presenta però come “re dei giudei”: una tale affermazione avrebbe dato un significato politico alla sua missione. Non è unre ma il Re, non il re di un popolo che rivendica la sua autonomia ma il re dell’intera umanità che vuole ritrovare la sua libertà e la sua dignità. Egli è Re perché svela il mistero dell’unico ed eterno Dio, per questo è anche l’alfa e l’omega della storia, La sua regalità è ben diversa da quella mondana: “Il mio regno non è di questo mondo” (18,36). Ha rinunciato ad ogni forma di violenza: “Se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei” (18,36). Nella logica mondana il re è colui che comanda; nella luce del vangelo, invece, è colui che si pone a servizio di tutti, fino alla fine (Mt 20,28). Coloro che hanno il potere in questo mondo hanno tutto nelle mani; Gesù invece è colui che si mette nelle mani di tutti (S. Fausti).

Dov’è il re dei Giudei?” (Mt 2,2): chiedono i Magi. Questa domanda trova finalmente la sua risposta definitiva: è là, inchiodato alla croce. Ai piedi del Crocifisso, oggi, chiediamo la grazia di farci piccoli e servi.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.