Natale

Eliminare Gesù dalla canzone? Una bambina non ci sta…

Presepe

di Ida Giangrande

Eliminare il nome di Gesù da una canzoncina natalizia per non offendere chi è di diversa confessione religiosa: questa la decisione di alcune maestre di una scuola in Veneto. Una bambina si ribella e costringe le insegnanti alla retromarcia. Attenzione non è un semplice episodio, ma un indice significativo.

Non è la prima volta che accade. Ormai sono anni che sentiamo la stessa solfa. Dovremmo esserci abituati, in nome di un presunto rispetto verso le diversità, pretendiamo di cancellare l’identità di una persona, di un popolo, di una famiglia. Negli anni passati ad esempio alcuni dirigenti scolastici avevano vietato il presepe, altri avevano addirittura provato a togliere dal presepe ogni simbolo religioso. Quest’anno l’attacco è più diretto e sfrontato: togliamo il nome Gesù dalla canzoncina di Natale. Perché? Per non offendere i bambini di diversa confessione.

Succede in una scuola elementare della Riviera del Brenta, ai confini tra le province di Venezia e Padova. Ma una bambina di soli 10 anni non ci sta assolutamente. E allora, carta e penna alla mano, raccoglie le firme degli amici in una vera e propria petizione e ottiene che le maestre facciano retromarcia. La richiesta di lasciare il testo integrale è stata sottoscritta dalla quasi totalità dei bimbi in aula, costringendo le maestre al dietrofront. Un indice importante che ci mostra, se ce ne fosse davvero bisogno, qual è ancora l’identità religiosa del nostro Paese. 

Le insegnanti si sono accordate a quel punto per reinserire nello spettacolino natalizio, al quale parteciperanno i genitori degli allievi, la versione originale del brano.

Secondo una ricerca di Community Media Research, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, in Italia pur essendo in netta contrazione rispetto agli anni precedenti: “La maggioranza della popolazione si dichiara ancora oggi cattolica (60,1%). Largamente minoritari sono quanti appartengono ad altre famiglie religiose (dagli islamici ai buddisti, dagli ebrei alle altre cristiane o non cristiane: complessivamente il 6,5%)”. 

Ma propongo anche altre fonti. Alla domanda quanti siamo noi cattolici in Italia? Rispondono due studi più recenti di Ipsos e Eurispes che concordano su un dato: si definiscono “cattolici” oltre il 70% degli italiani. Per Ipsos sono il 74.4%, per Eurispes il 71.1%. Stiamo parlando di circa 45 milioni di persone e la ricerca risale al 2017, cioè ieri.

Ciò vuol dire che la maggioranza degli italiani crede che Gesù è nato in una mangiatoia durante una notte di freddo e neve, riscaldato da un bue e un asinello. Crede che i primi a vederlo siano stati dei semplici e umili pastori, crede nella stella cometa, nel canto degli angeli e soprattutto la maggioranza del popolo italiano crede che tutto questo si chiami… Natale.

 




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