Antonio Megalizzi Addio Antonio! Da lassù veglia su tutti noi tuoi colleghi… Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 14 Dicembre 2018 Nessun commento su Addio Antonio! Da lassù veglia su tutti noi tuoi colleghi… di Ida Giangrande La sua situazione era apparsa subito molto grave e infatti non ce l’ha fatta Antonio Megalizzi. Da Punto Famiglia le condoglianze alla sua famiglia, a quanti lo amavo e alla categoria dei giornalisti. È morto Antonio Megalizzi, il giornalista italiano coinvolto nell’attentato a Strasburgo. La fine del suo cammino terreno era prevedibile ormai, ma ci abbiamo sperato tutti, e abbiamo pregato perché tornasse a riaprire gli occhi. Aveva solo 28 anni e con lui il bilancio delle vittime di questa ennesima strage, sale ancora. La notizia è stata diffusa da fonti francesi ed è stata confermata dalla Farnesina. Tra le persone la cui vita si è interrotta in quel mercatino di Natale, anche Kamal, un afghano rimasto ucciso nella sparatoria di martedì scorso mentre teneva in braccio uno dei suoi figli. La cultura della morte non conosce distinzioni di razza, di età o di cultura. Colpito alla testa da uno dei colpi esplosi dall’attentatore le sue condizioni erano apparse da subito molto gravi. Era stato ricoverato in rianimazione presso l’ospedale di Hautepierre della città francese. Il proiettile lo aveva raggiunto alla base del cranio, molto vicino al midollo spinale. I medici lo avevano definito non operabile. Megalizzi lavorava per Europhonica, un progetto radio legato al mondo universitario. Era arrivato a Strasburgo domenica scorsa per seguire l’assemblea plenaria dell’Europarlamento. Dopo l’università a Verona si era specializzato in studi internazionali all’università di Trento e stava seguendo un master sulle istituzioni europee. “Per te sposteremmo le montagne” si legge su un foglio affisso da amici, studenti e colleghi di Antonio sulla porta della casa di via Centa, a Trento, dove il giornalista viveva con la famiglia. Noi di Punto Famiglia vogliamo unirci al dolore della famiglia, della sua fidanzata e di quanti piangono la sua morte per dire addio ad un collega giovane e pieno di vita, rappresentante di una categoria simbolo della democrazia e del rispetto delle diversità. Vogliamo piangere la sua dipartita con la certezza che dal cielo veglierà su tutti noi giornalisti ancora qui in trincea. Addio Antonio! Ti ricorderemo sempre così come ti abbiamo visto nelle foto che scorrono sui nostri schermi, sorridente, ardito, pieno di sogni e di speranze. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag Antonio Megalazzi, Strasburgo, terrorismo ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Dire quello che pensi? Prima pensa a quello che dici. Il consiglio di Papa Francesco A chi fanno paura i volontari della Vita? Aiutare economicamente le donne per non farle abortire? Per alcuni politici influenzerebbe troppo la scelta… Spot di patatine offende l’Eucaristia: censura dall’Istituto di autodisciplina pubblicitaria Papa Francesco all’udienza: “Un cristiano senza coraggio è un cristiano inutile” San Giovanni Paolo II e “La bottega dell’orefice”: meditando sull’amore coniugale Far sentire il battito a una donna che vuole abortire? A Belluno e Torino i medici dicono no Cosa significa essere giusti? Ce ne parla Papa Francesco Educare all’amore, educare alla sessualità: i giovani ne hanno bisogno! Papa Francesco alle detenute di Rebibbia: “Gesù non si stanca mai di perdonare”