BRICIOLE diBriciole di Vangelo - Avvento

19 dicembre 2018

19 Dicembre 2018

Non è mai troppo tardi

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,5-25)
Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccarìa, della classe di Abìa, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni. Avvenne che, mentre Zaccarìa svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l’offerta dell’incenso. Fuori, tutta l’assemblea del popolo stava pregando nell’ora dell’incenso. Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccarìa si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccarìa, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elìa, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto». Zaccarìa disse all’angelo: «Come potrò mai conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanti negli anni». L’angelo gli rispose: «Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annuncio. Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, che si compiranno a loro tempo». Intanto il popolo stava in attesa di Zaccarìa, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto. Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: «Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna fra gli uomini».

Il commento

Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccaria, della classe di Abia, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta” (1,5). Inizia così il Vangelo di Luca, sulla soglia del NT ci fa incontrare una coppia di sposi non più giovane che vive con scrupolo la fede ma sperimenta l’amarezza di non avere figli. Due sposi come tanti, apparentemente anonimi, scelti e immersi in una storia più grande di loro. La prima reazione è carica di emotività e di incredulità (1,18), Zaccaria si trova spiazzato dinanzi all’annuncio che Dio che gli darà un figlio. Quelle parole rispondono alle attese di una vita ma sembrano giungere troppo tardi. Zaccaria si tira fuori. Ma l’angelo non ritira la proposta, anzi, la conferma (1,20), lasciando il sacerdote in un imbarazzo ancora più grande. Dio chiede sempre la collaborazione dell’uomo ma non misura i suoi progetti con la nostra disponibilità. Nei primi passi della redenzione, possiamo già intravedere quella luce che diventerà il pilastro dell’annuncio pasquale e che l’apostolo Paolo riassume così: dove abbonda il peccato dell’uomo, la grazia di Dio si presenta in una misura ancora più sovrabbondante (Rm 5,20). Quando l’uomo pensa che sia troppo tardi, proprio allora inizia la storia. Quando l’uomo tende a chiudere le porte, Dio è pronto a spalancarle. Quando sembra calare il sole sulle attese umane, Dio manda i raggi di una luce che annuncia il nuovo giorno.

Non è facile retorica, è la storia che sperimentano tutti coloro che s’incontrano con Dio e si fidano di Lui. È l’esperienza che sta vivendo Nadia Toffa, conduttrice televisiva, colpita da un cancro a 38 anni. Tutto sembra finito. Non solo la carriera ma anche la vita. E invece, proprio quando le tenebre scendono, lei riceve una luce, entra nella luce piena, dichiara pubblicamente di aver scoperto Dio. “Certo che preferisco il sole, ma quando ci sei in mezzo scopri che anche la neve ha la sua bellezza, e invece, se fosse stato per me, magari non l’avrei mai fatta cadere”. Un’esperienza dei nostri giorni che ricorda, se mai ce ne fosse bisogno, che Dio è sempre in giro, per fare nuove tutte le cose.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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