BRICIOLE diBriciole di Vangelo - Avvento

22 dicembre 2018

22 Dicembre 2018

La rivoluzione di Dio

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,46-55)
In quel tempo, Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

Il commento

Di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono” (1,50). Il Magnificat è un canto di lode, nelle parole di Maria possiamo sentire l’eco di quella speranza che attraversa tutti i secoli. Maria contempla e annuncia un Dio che accompagna con amore il cammino del suo popolo. È un canto profetico perché Maria non misura la storia con le ombre del presente ma con la promessa luminosa di Dio. La Vergine non misura gli eventi con il bilancino della ragione ma con gli occhi della fede. Dopo aver annunciato le cose grandi che Dio ha compiuto nella sua vita (1, 46-49), lo sguardo di Maria abbraccia tutta la storia d’Israele, anzi si spinge oltre, fino ad abbracciare tutta l’umanità (1, 50-55). Nella luce della fede la storia personale e collettiva assume un altro volto, non è più un insieme caotico di eventi affidati esclusivamente alla libertà dell’uomo ma è una trama salvifica in cui Dio opera con braccio potente (1,51), converte i cuori e sconfigge il male che, in apparenza, domina e imbriglia le buone intenzioni. La profezia è scandita da sette verbi che rivelano in qual modo Dio agisce sul corso degli eventi. Ma tutto è incorniciato dalla misericordia, citata all’inizio e alla fine (1, 50 e 54), per sottolineare che l’azione salvifica di Dio trova la sua unica ragion d’essere nella gratuità dell’amore.

Il Magnificat contiene un annuncio rivoluzionario: Dio vuole cambiare la storia ma non vuole farlo usando gli stessi mezzi scelti dagli uomini, non con il potere e la violenza ma con la misericordia. A leggere bene il testo, possiamo individuare i sentieri dell’azione politica e sociale. Questo progetto appare ai benpensanti come un’affascinante utopia. In realtà, se tutto questo ancora non si compie o appare solo in modo parziale dipende dalla nostra poca fede. Le difficoltà e le resistenze che incontriamo non devono farci catalogare il Magnificat nella categoria delle favole. Al contrario, oggi chiediamo la grazia di prendere sul serio le parole di Maria e di essere ancora più decisi nel tradurre la fede in scelte che testimoniano la forza rivoluzionaria dell’amore.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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