22 marzo 2019

22 Marzo 2019

L’appello di Dio

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 21,33-43.45)
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?». Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo». E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”? Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti». Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro. Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla, perché lo considerava un profeta.

Il commento

I contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono” (21,35). Questa parabola appartiene all’ultima fase del ministero pubblico di Gesù, quando ormai tutto è stato deciso e già s’intravede l’ombra della croce. Gesù conosce bene quello che lo attende. Il Rabbì si trova nel Tempio e parla alla folla, tra gli ascoltatori ci sono anche “i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo” (Mt 21,23). E proprio a loro rivolge queste parole che rileggono in forma parabolica la storia tortuosa tra Dio e Israele. Una storia segnata da un rifiuto costante dei profeti che troverà il suo culmine drammatico nell’uccisione del figlio (21, 35-39). Anche se contengono una forte denuncia, le sue parole sono essenzialmente un canto d’amore. È proprio di chi ama manifestare la delusione per il male ricevuto dalla persona amata. Il profeta Michea riporta questa lamentazione di Dio: “Popolo mio, che cosa ti ho fatto? In che cosa ti ho stancato? Rispondimi” (Mi 6,3). Gesù non difende se stesso né cerca una via d’uscita. Le sue parole non contengono alcuna condanna, anzi suonano come un ultimo e decisivo appello, cerca di scuotere la coscienza delle autorità religiose. Il loro rifiuto avrà conseguenze dolorose nella vita d’Israele. Ogni volta che l’uomo si chiude alla grazia, ogni volta che rifiuta Dio, la storia affonda nei gorghi del male. Il Novecento, proprio il secolo del grande sviluppo tecnico e scientifico, è una triste conferma di questa verità. E tuttavia, proprio in questa parabola emerge l’infinita misericordia di Dio che non chiude le porte, non rinuncia alla sua opera, anzi apre un orizzonte ancora più grande. La salvezza dell’umanità è il sogno di Dio. La conclusione suona come un nuovo annuncio: “a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti” (21,43). Siamo noi questo popolo nuovo, abbiamo dunque una precisa responsabilità nei confronti di Dio e degli uomini. Chiediamo la grazia di lavorare con fatica nella vigna di Dio e di donare tutto a Dio, Signore e Giudice della storia.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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