Briciole di Vangelo - Tempo di Pasqua

20 maggio 2019

20 Maggio 2019

Solo per Te

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 14,21-26)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui». Gli disse Giuda, non l’Iscariòta: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?». Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui v’insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

Il commento

Se uno mi ama, osserverà la mia parola” (14,23). Questa parola riprende ed esplicita quella precedente: “Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama” (14,21). Accogliere la Parola e osservare i comandamenti sono due aspetti complementari. Se dimentichiamo la Parola cadiamo nell’osservanza esteriore dei precetti; se invece trascuriamo i comandamenti facciamo della fede un’esperienza emotiva che non si traduce in scelte concrete. L’intreccio virtuoso tra Parola e comandamenti trova il suo fondamento in Gesù: “Se uno ama me”.  È questo il punto di partenza dell’esperienza di fede, il filo rosso che lega tutte le scelte della vita. È questa  l’indispensabile premessa e l’unica garanzia della fedeltà, come diceva con saggezza san Josemaría Escrivá: “Innamòrati e non lo lascerai” (Cammino, 999). L’amore permette di custodire la fede in qualunque circostanza Se la nostra fedeltà, anche quella più sincera, non fosse nutrita di amore, prima o poi verrebbe meno. Vi sono vicende che possiamo accogliere solo per amore; e vi sono degli ostacoli che possiamo affrontare solo per amore. L’amore di cui parliamo non è semplicemente il fragile sentimento umano, che rapidamente sorge e altrettanto velocemente s’inabissa nella palude della buona volontà. Parliamo di quel dono che Dio Padre comunica mediante lo Spirito. Quest’amore, dicono i mistici, ha la forza di bruciare in noi tutto ciò che non viene da Dio e non conduce a Dio. Avviene allora la grazia più grande che un uomo possa desiderare: “Il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui” (14,23). La nostra vita diviene dimora di Dio! L’uomo diventa così una fiaccola di Dio, un segno luminoso del suo amore e della sua tenerezza. Quest’amore non resta confinato nelle parole ma apre le braccia. Oggi vi invito a pregare con una poesia di Teresa di Lisieux (P 36) che si conclude con queste parole: “Tu vuoi il mio cuore, Gesù, e te lo dono: / tutti i miei gusti a te io li abbandono / e color che amo, mio Sposo e Re, /  non voglio ormai amarli che per te!”.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.