31 luglio 2019

31 Luglio 2019

Caccia al tesoro

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 13,44-46)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».

Il commento

Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo” (13,44). La parabola parla di un tesoro di grande valore che Dio ha nascosto nel terreno della storia e della vita di ciascuno. Ci dice anche che non basta trovarlo, occorre vendere tutto per possedere quel bene prezioso che, da solo, basta a dare senso e valore alla vita. Non facciamo fatica a identificare il tesoro con la persona di Gesù. Se è così, non possiamo evitare di porci le domande più scomode: possiamo veramente riconoscere di aver scelto il Figlio di Dio come l’unico bene necessario? Siamo davvero convinti che con Lui tutto acquista un senso e senza di Lui la vita stessa perde valore? Abbiamo venduto tutte le altre cose oppure le abbiamo solo accantonate? Nella società Dio è messo ai margini, come cosa sostanzialmente inutile, una tradizione superata, un’idea di cui possiamo fare a meno. Per vincere quest’indifferenza, per fare breccia nei cuori induriti di questa umanità smarrita spetta alla Chiesa, a ciascuno di noi, mostrare che abbiamo bisogno di Dio. Possiamo farlo attraverso la testimonianza di una vita in cui diamo a Gesù il primo posto. Questa scelta si traduce in uno stile di vita in cui tutto è messo al servizio del Signore. Chi compie questa scelta, e la custodisce con cura, fa della sua vita un tesoro, un bene che impreziosisce la storia dell’umanità, una luce che illumina anche i più distratti. Possiamo vendere tutto con gioia perché abbiamo trovato Colui che dona tutto. In una suggestiva difesa del suo ministero, l’apostolo Paolo presenta se stesso e i discepoli di Gesù come coloro che sono “afflitti, ma sempre lieti; poveri, ma capaci di arricchire molti; gente che non ha nulla e invece possediamo tutto!” (2Cor 6,10). Possiamo donare tutto perché sappiamo che il tesoro che abbiamo trovato sulla terra è solo una caparra di quell’inestimabile tesoro che Dio ha preparato per noi nella beata eternità. Teresa di Lisieux ricorda che “Gesù è un tesoro nascosto, un bene inestimabile che poche anime sanno trovare perché è nascosto e il mondo ama ciò che brilla” (LT 145). Oggi chiediamo la grazia di essere umili cercatori di Dio.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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