8 agosto 2019

8 Agosto 2019

Pietre vive

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 16,13-23)
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo. Da allora Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».

Il commento

Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa” (16,18). Stando al primo evangelista è questo il momento in cui Gesù dà a Simone un nome nuovo e una nuova identità. L’incontro con Lui non lascia mai le cose come prima, non si tratta di aggiungere qualcosa, ma di cambiare tutto, un nome nuovo significa un nuovo destino, una storia nuova da costruire, è come una creazione nuova. Le parole che Gesù consegna all’apostolo fanno immediatamente pensare al primato di Pietro e al ruolo che il Papa oggi esercita nella Chiesa In effetti la pagina evangelica parla delle chiavi che Gesù ha affidato a Pietro e mette in luce il ministero che egli svolge all’interno del gruppo apostolico. Eppure, se ci fermiamo al primo e più immediato significato della parola, non vediamo alcun riferimento all’autorità, anzi sembra un invito a vivere nella più profonda umiltà. In effetti Gesù chiede a Pietro di essere… una pietra. È la pietra che Dio ha posto a fondamento della sua casa, ma è soltanto una pietra. L’architetto dell’opera è Gesù, è lui il capomastro, è lui che segue i lavori con attenzione e dona a ciascuno il suo posto. “Io edificherò la mia Chiesa”: si tratta di una sottolineatura decisiva. Gesù non lascia a Pietro il compito di edificare, non gli dona alcun potere arbitrario, al contrario, ribadisce che la responsabilità della costruzione resta affidata a Lui e non ha alcuna intenzione di cederla. Gesù coinvolge Pietro, ha bisogno di lui, ha bisogno che Pietro sia una pietra; ed ha bisogno della disponibilità di tutti gli altri discepoli, ciascuno nel posto che gli viene affidato. Nella sua opera teatrale “Annuncio a Maria” Paul Claudel (1868-1955) offre questa stupenda annotazione: “Una pietra occorre per la base, una diversa per il sommo, non alla pietra tocca fissare il suo posto, ma al maestro dell’opera che l’ha scelta”. Ciascuno è una pietra, siamo tutti pietre nel grande edificio che è la Chiesa, uno solo però è l’architetto. Se Pietro resta una pietra, insegna a tutti gli altri come essere “pietre vive” della Chiesa (1Pt 2,5). È la grazia che oggi chiediamo.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.