19 agosto 2019

19 Agosto 2019

Fidati di Dio

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 19,16-22)
In quel tempo, un tale si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?». Gli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Buono è uno solo. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». Gli chiese: «Quali?». Gesù rispose: «Non ucciderai, non commetterai adulterio, non ruberai, non testimonierai il falso, onora il padre e la madre e amerai il prossimo tuo come te stesso». Il giovane gli disse: «Tutte queste cose le ho osservate; che altro mi manca?». Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!». Udita questa parola, il giovane se ne andò, triste; possedeva infatti molte ricchezze.

Il commento

Che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?” (19, 16). In questa pagina evangelica c’è la vicenda di ogni uomo, quelli che cercano la luce e quelli che hanno trovato la luce; ma anche quelli che, pur avendo accolto la Parola, non sono disposti a incamminarsi nei sentieri di Dio. La domanda iniziale è quella che ognuno di noi porta nel cuore. La domanda essenziale e decisiva, l’unica veramente importante perché è quella che illumina i nostri passi. Il giovane protagonista non chiede di allungare i giorni della vita ma di dare pieno valore ai giorni dell’esistenza; non chiede la vita biologica [in greco bíos] ma la vita eterna [zōē]. Questa domanda esprime con chiarezza il desiderio di felicità che accompagna l’esistenza umana. La risposta di Gesù non è vaga ma precisa e circostanziata. Dopo aver ricordato che “uno solo è Buono”, gli indica la strada: “Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti” (19,17). In altre parole: fidati di Dio! Essendo la fonte stessa della bontà, le cose che Egli chiede all’umanità sono certamente buone. La strada della felicità consiste essenzialmente nell’accogliere con umiltà la parola di Dio. I comandamenti che ha consegnato a Israele tracciano i sentieri essenziali che ogni uomo può e deve percorrere. Camminando in essi, siamo certi di giungere alla pienezza della gioia, quella che il cuore desidera. Chiedendo di osservare i comandamenti, Gesù lo invita a uscire da se stesso. Non gli dice: Va’ dove ti porta il cuore; oppure: realizza i tuoi sogni. Non gli chiede di guardare in se stesso ma di alzare lo sguardo; non di seguire le sue inclinazioni ma di obbedire a quella Parola che da secoli appartiene alla storia d’Israele. Sogni e desideri sono ingredienti della vita ma non possono determinare le scelte decisive perché non sono esenti da illusioni e da quella cultura che oggi spinge l’uomo a realizzarsi secondo i canoni del successo. La stella polare che segna l’itinerario della vita si chiama Gesù. Lui solo. Oggi preghiamo per tutti quei giovani che sciupano la vita inseguendo sogni discutibili; e chiediamo la grazia di fidarci di quel Dio che ci vuole bene e vuole il nostro bene.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.