Eutanasia

Medico assolto per aver ucciso una paziente contro la sua volontà…

anziana

di Ida Giangrande

Anziana sedata e poi uccisa contro la sua volontà. Il Giudice, in Olanda, assolve il medico. Verificare la volontà del paziente “non è necessario”.

L’eco del Convegno che si è tenuto a Roma solo pochi giorni fa è ancora forte. “Eutanasia e suicidio assistito. Quale dignità della morte e del morire?” questo il titolo dell’incontro, oltre 50 le Associazioni presenti. Mentre nelle coscienze di quanti provano a guardare al futuro sul tema del fine vita, tuonano con forza le parole del Cardinale Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, quando ha detto: “Non esiste un diritto alla morte”, in Olanda una donna ultrasettantenne viene uccisa contro la sua volontà. 

Era affetta da demenza, aveva redatto un testamento biologico nel quale dichiarava che avrebbe desiderato l’eutanasia se fosse stata rinchiusa in una casa di riposo, ma solo «su mia richiesta quando riterrò che sia giunto il momento».

Nel 2016 la donna, rinchiusa in una casa di riposo, manifestò diversi segni di insofferenza senza però mai chiedere l’eutanasia. La famiglia decise che era giunto il momento che la donna morisse, senza informarla per non causarle sofferenza. Così, il giorno stabilito, il medico drogò l’anziana versandole un sedativo nel caffè. Dopo la prima delle tre iniezioni necessarie, la donna si svegliò, cercando di divincolarsi. Il medico, aiutato dalla famiglia, immobilizzò la donna e terminò la procedura, uccidendola.

La commissione di controllo dell’eutanasia inviò il fascicolo alla procura, ritenendo che il medico avesse violato la legge, «oltrepassando il limite». Il giudice però ha sentenziato ieri che il medico non ha fatto altro che rispettare il testamento biologico. Secondo il tribunale, la dottoressa non doveva verificare la volontà della paziente perché questa «precauzione non necessaria» avrebbe minato il concetto stesso di dichiarazione anticipata di volontà dell’eutanasia.

La procura potrebbe fare ricorso perché, secondo il pubblico ministero, non basta un testamento biologico per uccidere una persona, bisogna prima assicurarsi se quella persona vuole morire nel momento in cui le viene somministrata l’eutanasia oppure no. 

È vero che tutto questo succede in Olanda, ma nel mare magnum delle ideologie, mi domando quanto tempo passerà prima che questo costume arrivi anche in Italia? Ai posteri l’ardua sentenza…




Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.