Ddl 735
Simone Pillon: “Basta papà bancomat e madri abbandonate. Torniamo a scoprire la forza dell’alleanza genitoriale nell’interesse dei nostri figli”
di Ida Giangrande
Approfondiamo il disegno di legge insieme al suo primo firmatario, l’avvocato e senatore leghista Simone Pillon. “Questa legge è per i figli e vuole metterli nella condizione di non dover più scegliere tra mamma e papà”.
Senatore, da dove nasce questo disegno di legge? C’era bisogno di ritoccare le leggi già vigenti in materia di affido condiviso?
La legge 54/2006 ha introdotto il principio dell’affido condiviso, ma la riforma non è mai stata applicata. Era prevista la bigenitorialità ma nei fatti si è tornati all’affido esclusivo, con tanto di genitore collocatario e diritto di visita. Era previsto il mantenimento diretto ma nei fatti si è tornati all’assegno mensile. Il risultato finale è che molto spesso i padri sono diventati bancomat e le madri sono state lasciate sole a crescere i figli. Ma soprattutto con la situazione attuale, i figli vengono pesantemente danneggiati dalla perdita parziale o in alcuni casi totale della relazione con uno dei due genitori. È dunque una violazione dei diritti dei bambini prima che degli adulti quello di impedire adeguato equilibrio alla relazione con entrambi i genitori.
L’art. 11 del progetto di legge in esame prevede che chi non ha la possibilità di ospitare il figlio in spazi adeguati non può tenerlo con sé secondo tempi paritetici. Dunque il genitore più povero rischia di perdere anche la possibilità di vedere il figlio?
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